image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

È il 41-bis o Arancia Meccanica? Niente libri in cella per Alfredo Cospito: ma il carcere non serviva a rieducare i detenuti? Se il diritto di leggere viene negato, allora lo Stato ha fallito del tutto

  • di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

  • Foto: Ansa

13 luglio 2025

È il 41-bis o Arancia Meccanica? Niente libri in cella per Alfredo Cospito: ma il carcere non serviva a rieducare i detenuti? Se il diritto di leggere viene negato, allora lo Stato ha fallito del tutto
Ad Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto a regime di 41-bis, sono stati negati i libri che aveva legittimamente richiesto. Ma il carcere serve per rieducare. Come si può, dunque, vietare a un uomo di leggere in cella? Sembra Arancia Meccanica ma è la realtà. E se anche questo diritto viene meno, allora lo Stato ha fallito del tutto

Foto: Ansa

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Le notizie che giungono dal sistema carcerario italiano, specie quando toccano le corde sensibili dei diritti fondamentali, faticano a non farci un certo ribrezzo: è davvero questo il paese di Cesare Beccaria? L'ultimo episodio che ha coinvolto Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto sotto il regime del 41-bis, è di quelli che sembrano provenire direttamente dalla cura Ludovico, o almeno, che ci interrogano profondamente sulla direzione che sta prendendo il nostro Stato. Negare a un uomo, per quanto controverso possa essere il suo profilo e le sue azioni passate, i libri che aveva regolarmente richiesto, non è solo una punizione; è un'aberrazione, un'ulteriore conferma di come la logica retributiva abbia ormai soppiantato ogni principio di civiltà giuridica e umana. Non è un caso isolato, certo, ma in questo specifico frangente la gravità è amplificata dal contesto. Il 41-bis, nato per contrastare la criminalità organizzata e impedire i contatti tra detenuti e il mondo esterno, si trasforma qui in uno strumento di annientamento della persona, persino nella sua dimensione più intima e intellettuale. Si nega la possibilità di leggere, di studiare, di accedere a quel patrimonio di idee che, per quanto scomode o critiche possano essere, costituiscono il nutrimento irrinunciabile per la mente umana. Si riduce l'individuo a un corpo da controllare, un'anima da spegnere, dimenticando che anche in un regime di alta sicurezza, il principio di rieducazione dovrebbe rimanere il faro.

Alfredo Cospito, detenuto al 41-bis
Alfredo Cospito, detenuto al 41-bis Ansa/TINO ROMANO

Eppure, la Costituzione italiana parla chiaro. L'articolo 27 recita che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Cosa c'è di rieducativo nel negare l'accesso alla cultura? Nulla. C'è solo l'intento di fiaccare, di umiliare, di ridurre al silenzio. È un segnale pericolosissimo, che va ben oltre il singolo caso Cospito. È il sintomo di una patologia più ampia che affligge il nostro sistema carcerario, da troppo tempo ignorato o affrontato solo con palliativi. Le parole del Presidente Mattarella sull'urgenza di intervenire sulla situazione carceraria, i continui suicidi dietro le sbarre, le condizioni pietose di sovraffollamento, la lentezza esasperante nell'approvazione di indulti o di regimi alternativi alla detenzione: tutto questo dipinge un quadro desolante. Non possiamo più permetterci di rimanere indifferenti. La società civile ha il dovere di interrogarsi, di alzare la voce, di chiedere un cambio di passo.

https://mowmag.com/?nl=1

Negare i libri a un detenuto non è solo una crudeltà fine a se stessa; è un atto che mina le fondamenta di una società che si professa democratica e rispettosa dei diritti umani. Significa abdicare all'idea stessa di recupero, di reinserimento, persino in casi limite. Significa accettare che la pena sia solo vendetta, e non anche strumento per la costruzione di un futuro, per quanto difficile e controverso. Non è questione di simpatia o meno per la figura di Alfredo Cospito. È una questione di principio, di dignità umana. Se lo Stato, nel suo intento punitivo, arriva a calpestare la libertà di leggere, la libertà di pensare, allora è lo Stato stesso che fallisce nel suo compito più alto: quello di essere garante dei diritti, anche e soprattutto in contesti di privazione della libertà. È tempo che i cittadini si mobilitino. È tempo di esigere che il carcere torni a essere un luogo di pena, sì, ma anche di possibilità, di riscatto, di umana considerazione. Perché se neghiamo anche i libri, abbiamo davvero negato tutto.

More

Omicidio Pierina Paganelli, NESSUNA PROVA CONTRO LOUIS? Valeria Bertolucci a Pomeriggio Cinque: “Rischia l’ergastolo sulla base di bugie, illazioni”. E sul messaggio esclusivo di Dassilva e Manuela Bianchi che "mente più facilmente di quanto respiri"…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

chi mente?

Omicidio Pierina Paganelli, NESSUNA PROVA CONTRO LOUIS? Valeria Bertolucci a Pomeriggio Cinque: “Rischia l’ergastolo sulla base di bugie, illazioni”. E sul messaggio esclusivo di Dassilva e Manuela Bianchi che "mente più facilmente di quanto respiri"…

Perché i filosofi parlano di tutto, ma si tengono lontano dal "fango della realtà"? Cacciari, Galimberti, Ferraris, Braidotti, Fusaro, andate in tv a cercare "l'uomo nella sua verità" o nuovi follower?

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

j'accuse

Perché i filosofi parlano di tutto, ma si tengono lontano dal "fango della realtà"? Cacciari, Galimberti, Ferraris, Braidotti, Fusaro, andate in tv a cercare "l'uomo nella sua verità" o nuovi follower?

Tag

  • carcere
  • detenuti
  • carceri
  • diritti
  • diritti civili
  • Alfredo Cospito
  • educazione
  • Libri
  • Leonardo Caffo
  • Stato

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata

    di Ottavio Cappellani

    I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata
  • “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta

    di Riccardo Canaletti

    “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta
  • In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”

    di Fulvio Abbate

    In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”
  • Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante

    di Riccardo Canaletti

    Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante
  • Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

    di Riccardo Canaletti

    Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Per Paolo Di Paolo i libri in Italia non si vendono perché la tv li snobba, ma è così? No, il problema è un altro: ecco perché la letteratura deve tornare a essere ribellione, alla faccia dei trend (e dei “booktoker”) sui social

di Alessia Kant

Per Paolo Di Paolo i libri in Italia non si vendono perché la tv li snobba, ma è così? No, il problema è un altro: ecco perché la letteratura deve tornare a essere ribellione, alla faccia dei trend (e dei “booktoker”) sui social
Next Next

Per Paolo Di Paolo i libri in Italia non si vendono perché la...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy