Come già detto in passato di Fedez apprezzo le doti imprenditoriali, certamente superiori a quelle di cantante; ne ammiro il coraggio con cui affronta i problemi di salute fisica e psicologici e vi giuro che lo capisco più di quanto si possa credere. Ma comunque lo ritengo una persona furba, scaltra e pianificatrice. D’altronde sono le doti migliori di un imprenditore. E per questa ragione sono convinto che tutte le sue uscite, pro/contro Rai, colleghi ecc ecc siano frutto di una precisa pianificazione. Ho frequentato il mondo della musica in tutte le sue sfaccettature, dai piccoli jazz club dove ho iniziato fino al palco di Sanremo e dei live dove ho concluso. Ho avuto rapporti discografiche, agenzie live, giornalisti, agenzie media & comunicazione, Amazon e con artisti tra cui lo stesso Fedez quando mi chiese di convincere Achille Lauro a fare un brano insieme la prima volta a cena con Facchinetti nel 2020 e la seconda nel 2021 tramite telefonate insieme a Stefano Clessi per partecipare al brano Mille. Quello che ho imparato, al netto di rarissime eccezioni che non riempiono le dita di una mano, è che si tratta di un mondo falso a livelli giganteschi e che ovviamente non interessa al pubblico ne ai fan che, piuttosto, possono trovare interessanti le querelle e il gossip che ne deriva. Tutti concentrati a dividersi tra “lovers e haters”; d’altronde deriviamo, dagli antichi romani che si riunivano nelle arene per vedere gli schiavi mangiati dai leoni e dalle tigri, o i gladiatori essere costretti a combattere tra loro uccidendosi. E spesso il pubblico tifava per il leone o per il cattivo. E quindi cosa glie ne frega di gente che si sparla alle spalle, che litiga, che addirittura si odia, che si fa causa, che si accoltella, tanto hanno imparato che all’improvviso, in presenza di un interesse economico tutti mutano le proprie posizioni e le proprie idee piegandosi e inginocchiandosi davanti al Dio danaro e al potere.Certo la telefonata di Fedez a Fiorello vera o falsa che sia è premonitrice di qualcosa che si sente nell’aria. La telefonata chiarificatrice tra Fedez e l’ad della Rai è una coincidenza?
La battuta di Fiorello sulla partecipazione di Fedez al programma di Fazio piuttosto che a Viva Rai 2, quasi a voler indirettamente creare una opportunità per averlo ospite? Certo che Fedez è davvero unico: tutti lo disprezzano, gli parlano alle spalle, ne dicono di cotte e di crude ma appena si intravede in lui la possibilità di attrarre l’interesse del pubblico si fa la corsa a chiamarlo ospite dovunque. Forse proprio Fazio resta l’unico coerente da sempre nei confronti di Fedez. La stessa agenzia live che lo mette in evidenza nel proprio rooster, ma con la quale Fedez qualche anno fa aveva litigato arrivando anche a mettere in mezzo avvocati ( a riguardo ricordo ancora una sua frase che mi disse tempo fa: “ al primo concerto che faccio salgo sul palco e dico Vaffa***lo …….” (Non metto il nome solo perché è una persona nei confronti del quale nutro grande e profondo disprezzo anche nel nominarlo) magari adesso ne tornerebbe a promuovere gli eventi live. Anzi lo ha già fatto in piazza Duomo. Quindi quale sarebbe la meraviglia nel vedere Fedez a Sanremo in veste non di cantante? Per me nessuna. Devo dire però che analizzando il testo della telefonata, al netto che la voce pare proprio la sua, c’è un errore che il vero Fedez non avrebbe fatto: qualificarsi come Direttore Musicale. In realtà il Direttore Musicale di Sanremo è cosa diversa dal Direttore Artistico. Tanto per intenderci il Direttore Musicale anche quest’anno credo sarà ancora il grande Leonardo De Amicis, vale a dire il Direttore dell’Orchestra. Qualificarsi quale Direttore Musicale è un errore che il vero Fedez non avrebbe fatto. Ma al netto di questo siparietto simpatico resta il fatto che Amadeus ha trasformato il Festival della Canzone in un prodotto fatto di numeri, record, dischi d’oro, di platino, classifiche postume allo stesso Sanremo arrivando addirittura a diventare start up dei successivi eventi live degli artisti stessi, i quali appena finito il Festival hanno già tutti una collocazione nelle agenzie di eventi che per poco tempo per alcuni e molto tempo per altri, ne sfruttano l’hype generato dalla partecipazione festivaliera. In sostanza Amadeus ha trasformato il Festival nella più grande azienda discografica italiana, riassumendo in un unico contenitore le major e le etichette indipendenti più forti d’italia. E non solo. Dal 2023 con la presenza di Chiara Ferragni ne ha definitivamente sdoganato la funzione social. Mancherebbe solo ospitare il più influente tiktoker del momento; magari quest’anno perché non puntare su Khaby Lame, Charli D'Amelio oppure Bella Poarch? Quindi se quel Direttore Musicale in realtà fosse inteso quale Direttore Artistico perché non scegliere Fedez? Sarebbe la summa massima del nuovo vestito che hanno cucito per Sanremo e al netto delle competenze musicali e discografiche credo che Fedez abbia tutte le altre che sono necessarie a portare ascolti al Festival. D’altronde che cosa vuole il Popolo? È la annosa domanda di chi governa e di chi amministra (Rai in testa). Durante la Rivoluzione Francese l’abate Emmanuel Joseph Sieyès alla domanda che cosa vuole il popolo rispose: “Vuol essere qualcosa”. Mentre i più realistici e diretti borboni alla stessa domanda risposero “festa, farina e forca”, e c’è da dire che la loro risposta è sicuramente quella più attuale che sia mai stata data. Il Festival di Sanremo merita Fedez.