Si è ufficialmente chiusa l'edizione più disastrosa mai registrata della storia del Grande Fratello. E noi immaginiamo già Pier Silvio Berlusconi spulciare tra gli archivi, vagliando puntata per puntata gli ascolti pietosi di quest'edizione. 35 concorrenti e 3 dei 5 finalisti: Alfonso Signorini è riuscito nell'impresa (titanica) di convincerli ad andare avanti per tutto l'infinito percorso, dal giorno 1 al giorno 197, rinunciando al Natale, Capodanno ed Epifania da trascorrere in famiglia. Un'avventura, più che un reality, culminata nella serata del 25 marzo con l'influencer cuoca Rosy Chin, l'attore Massimiliano Varrese con la collega (un po' vipera) Beatrice Luzzi, la showgirl Simona Tagli (detta anche "The invisible Woman") e Perla Vatiero, protagonista assieme al baldo Mirko Brunetti della nuova stagione di Terra Amar... Ah no, non proprio. Influencer anche lei, ora vincitrice del Grande Fratello 23, ma conosciuta solo grazie al suo percorso a Temptation Island con il fidanzato, poi ex, poi di nuovo fidanzato Brunetti. Quest'ultimo, in particolare, non ha mai abbandonato il loft di Cinecittà: si era nascosto, certo, ma in bella vista, entrando praticamente durante ogni puntata dal giorno della sua pseudo-eliminazione fino alla finalissima del Grande Fratello Vip. Ammettiamolo: se non ci fossero stati Perla e Mirko, con la loro love story tormentata, difficilmente Signorini avrebbe potuto anche solo tentare il "decollo" di quest'edizione. Che poi non ci sia riuscito a prescindere, è tutt'altra storia. Ma Perla si è meritata questa vittoria, eccome se l'ha meritata. Senza questi due piccioncini, probabilmente per Alfo sarebbe stata l'ultima conduzione al timone del Gf (altro che rinnovo del contratto).
E tuttavia, mai nella storia del programma un conduttore aveva portato a casa numeri così bassi: uno scarnissimo 18,5% di share, strappato con le unghie e con i denti grazie a tutte le love story imbastite (e poi lasciate al macero), una soglia di 3 milioni di spettatori mai superata nel corso di 47 lunghe puntate. Addirittura, la puntata meno vista di sempre è stata la seconda (prima dell'annuncio di Mirko Brunetti come concorrente in cors) del 15 settembre, con poco più di 2 milioni di telespettatori. La sensazione è che siano stati più i soldi spesi in cachet dalla produzione che non quelli rientrati, in un binomio rischio-beneficio che (ora possiamo dirlo) non è andato come sperava Pier Silvio. La prima che ha beneficiato di un ricco cachet è stata proprio l'opinionista, con i suoi interventi sempre poco centrati e, a tratti, evasivi del valore di 14.000 euro. Una figura che sembra essere stata messa in poltrona più per controllare (che non per affiancare) Mr. Signorini. Una rapida occhiata al cachet dei finalisti fa capire ai telespettatori anche quando gli autori e il conduttore abbiano investito su alcuni personaggi, che poi (effettivamente) almeno in finale ci sono arrivati.
Parliamo di Massimiliano Varrese, Beatrice Luzzi e Rosy Chin, tutti e tre con i loro 15.000 euro a settimana di cachet. Infine la vincitrice ufficiale di quest'edizione del programma, Perla alias "Perlì Vatiero", che adesso ai suoi 15.000 euro settimanali dovrà aggiungere la metà del montepremi finale di 100.000 euro (dato che l'altra metà andrà devoluta in beneficenza, come da regolamento del programma). Ora, consapevoli di questi numeri, la domanda giusta da porsi è: questo Grande Fratello ibrido tra quello classico e quello Vip ha funzionato? No, decisamente no. Non ha funzionato per nessuno, tranne che per la vincitrice Perla e il suo cavaliere Mirko: loro due hanno vinto tutto quello che potevano vincere (e anche di più). Amore, soldi e forse pure un po' di sano sesso (solo ipotetico) sotto le coperte. Insomma, meglio di così non gli poteva andare. Ciao Alfo, con te ci vediamo alla prossima!