Da Hollywood alle feste con Roger Moore e Gregory Peck, alle cene con Frank Sinatra e Dean Martin, o ancora i viaggi sulla barca dell’avvocato Gianni Agnelli, il palco di Sanremo con Claudio Cecchetto, le folli corse in auto con Gilles Villeneuve al volante e le interviste a Diego Maradona. La vita a Eleonora Vallone, figlia dell’attore (cinematografico e teatrale) di fama mondiale Raf Vallone, ex partigiano, calciatore del Torino e giornalista, ha dato di tutto ciò e ancora molto altro. Esperienze esclusive e sicuramente uniche, tutte raccontate nel libro Quante vite per una? Le mie 7 vite (Edito Castelvecchi), e in un’intervista rilasciata a Giovanna Cavalli del Corriere della Sera. Dall’infanzia vissuta in famiglia, e la difficile educazione di Raf, “la sua violenza era pari all’amore che ci dava - si legge nel libro di Eleonora -, impetuoso, incontenibile”, alle prime esperienze di vita, come il matrimonio giovanissima, appena diciassettenne, “pazza d’amore - ha raccontato alla giornalista -, papà poteva pure ammazzarmi, non mi sarei fermata”, e poi il divorzio, il provino con Woody Allen, che “purtroppo aveva già scelto la protagonista per Manhattan”, e le foto sexy. “Ero ingenua - ha sottolineato Eleonora - per me il nudo era naturale, senza malizia. Firmai la liberatoria. E lui (il fotografo, ndr) sparì. Quando le foto uscirono su Lui e Playboy fu uno choc”. Comincia qui la sua carriera da giornalista, al seguito delle squadre di Serie A, come il Napoli quando, ricorda, “aspettavo che scendessero i calciatori per le interviste. Vidi le tende svolazzare al terzo piano e poi sul balcone apparve Diego (Maradona, ndr), in mutande. ‘Vuoi salire in camera a parlare?’. Scherzava, comunque non era il mio tipo”. E poi la televisione, con la conduzione del Festival della canzone italiana del 1981 al fianco di Claudio Cecchetto, “che non mi voleva”, ha sottolineato alla Cavalli. E l’amore per i piloti, anzi per uno in particolare…
“Viso da bambino, pilota pazzo e spericolato”, la descrizione di Didier Pironi (ex Ferrari, ndr) fatta dalla Vallone, che continua: “Ci baciavamo mentre Villeneuve suonava il piano”. E a proposito de l’Aviatore, “Gilles sfrecciava per le viuzze di Maranello. Vide arrivare il treno e non rallentò, anzi gli tagliò la strada. Ero terrorizzata. Fece un testa coda e infine si fermò: ‘Voilà’”. Esperienze uniche, il film girato con Franco Califano, e il suo invito al Gianicolo, “recitò una sua poesia. E lì mi ha conquistato”, e a Roma con Robert De Niro, “cominciò a corteggiarmi, molto diretto. […] Alla fine ho ceduto. E giuro - ha specificato la Vallone nella sua intervista - che ne valeva la pena”. E poi ancora in barca con Gianni Agnelli, “mi apparve l’Avvocato - ricorda Eleonora -, i capelli bianchi e lucenti. Sapevo che era un donnaiolo e mi chiusi nella mia timidezza”, e il campione dei Los Angeles Lakers (Nba) Magic Johnson che, racconta l’ex attrice, “vidi in discoteca, mi guardava, lo ignoravo. Mi lasciò un biglietto con il numero di cellulare. […] Mi invitò a uscire. Mi venne a prendere con una Ferrari rossa fatta su misura”. E a proposito di auto sportive: “Ero con il mio fidanzato Publio sulla Pininfarina Spider - rivela al Corriere la Vallone - […] Finimmo fuoristrada da un ponte, un volo di 13 metri. Lui morì, io finii in coma, piena di fratture. Era il 24 novembre 1984. L’indomani - ricorda - avrei firmato un contratto per uno show tv con Silvio Berlusconi. Saltò”. Adesso, conclude Eleonora, dopo aver “inventato” l’Aquagym con Stefano Makula, “ho da poco compiuto 71 anni e mi piaccio più di prima, i dolori - garantisce - ti migliorano”.