Il tempo scorre e la classifica Atp parla chiaro: Jannik Sinner è ancora il numero uno, nonostante i tre mesi di squalifica che lo hanno tenuto lontano dai campi. Mentre gli avversari più accreditati per la vetta, Alexander Zverev e Carlos Alcaraz, non hanno saputo approfittarne, il fenomeno altoatesino si prepara al grande ritorno. Il 5 maggio segnerà la sua riapparizione ufficiale nel circuito, giusto in tempo per gli Internazionali d’Italia a Roma, un torneo che non ha mai vinto ma che ha tutta l’intenzione di aggiungere alla sua bacheca. Se da un lato lo stop forzato è stato un handicap evidente, dall’altro Sinner e il suo staff hanno lavorato per trasformare il periodo di inattività in un’opportunità, concentrandosi su preparazione atletica e adattamento alla terra rossa. Rientrare in un Masters 1000 su questa superficie non è la situazione ideale, ma Jannik ha già dimostrato più volte di saper rispondere ai momenti difficili con prestazioni eccezionali.

La vicenda della squalifica, che ha tenuto banco per mesi, si è rivelata una farsa giudiziaria. L'Itia ha ammesso che non c’erano motivi per procedere penalmente contro nessun membro del suo entourage, mentre la stessa Wada ha riconosciuto che Sinner è stato sottoposto a controlli continui per un anno intero senza alcun risultato sospetto. Lo ha ribadito anche Ross Wenzel, general counsel della Wada: “La vicenda di Sinner è lontana un milione di miglia dal doping”. Insomma, l’unico ancora convinto della sua colpevolezza sembra essere Nick Kyrgios, sempre pronto a cercare polemiche che rasentano il ridicolo. Nel frattempo, mentre Sinner si allenava lontano dai riflettori, i suoi avversari diretti non hanno saputo sfruttare l’occasione. Zverev, che era il principale indiziato per il sorpasso, ha vissuto un periodo di crisi totale, senza risultati di rilievo. Alcaraz, che rimane l’unico in grado di competere con Jannik in termini di talento puro, ha mostrato ancora una volta i suoi limiti sul piano mentale: prima l’eliminazione ai quarti a Doha contro Lehecka, poi la disfatta in semifinale a Indian Wells contro Draper, nel torneo che aveva vinto negli ultimi due anni.

Per scalzare Sinner dal primo posto prima di Roma, lo spagnolo dovrebbe vincere tre Masters 1000 in un mese, un’impresa al limite dell’impossibile. Jannik, quindi, tornerà in campo da numero uno del mondo, e per massimizzare il suo rientro ha già confermato la presenza anche all’Atp 500 di Amburgo (17-24 maggio), che potrebbe aiutarlo a ritrovare il ritmo prima del Roland Garros (25 maggio-8 giugno). La scelta di aggiungere un torneo in più non è solo strategica ma anche regolamentare: i top 30 Atp sono obbligati a disputare almeno cinque tornei Atp 500 all’anno, pena l’assegnazione di uno zero nei punti validi per il ranking. Una decisione, quindi, che non lascia nulla al caso: Sinner tornerà più determinato che mai e il circuito dovrà farsi trovare pronto.