Renato Schifani, il neo-governatore della Sicilia, intervistato dal Corriere della Sera ha parlato della Sicilia che verrà, annunciando la realizzazione dell'antico progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: “Il progetto c’è. E siamo tutti d’accordo. Ho parlato anche con il presidente della Calabria, il mio amico Roberto Occhiuto. Lo abbiamo ribadito io e Salvini, ai comizi. Lo stesso Giorgia Meloni. Per Berlusconi è sempre stato il punto strategico per avvicinare la Sicilia al resto d’Italia”. Difatti, Roberto Occhiuto, a proposito del Ponte sullo Stretto ha dichiarato che: “Questa volta ci sono condizioni irripetibili: un governo di centrodestra e due presidenti di Forza Italia. Sono convinto che collaboreremo su Ponte, alta velocità e su molte altre questioni perché Sicilia e Calabria possono essere davvero l’hub dell’Europa sul Mediterraneo”. E per quanto riguarda i finanziamenti Schifani ha aggiunto: “Operazione coperta. In grande sintesi, l’esecutore dell’opera finanzia con capitali propri e recupera con le quote dei pedaggi. Progetto di finanza validato dalla Bocconi”.
Purtroppo, quando si parla di infrastrutture e investimenti nel Sud, viene sempre evocato lo spettro delle mafie, dei loro interessi sugli appalti e della dilagante corruzione. In merito a questo Schifani ha proposto una task force, composta da ex pm, che possa vigilare sulle procedure di affidamento e svolgimento dei lavori. Un altro terreno sul quale, dice ancora Occhiuto, si deve collaborare. Nonostante il progetto del ponte a parte, la Sicilia sembra restare legata a vecchi problemi. Come gli incendi nel capoluogo a soli tre mesi dall’elezione di un sindaco di centrodestra. Difatti le persone danno fuoco a montagne di rifiuti, come già accaduto con Orlando. Schifani ha così commentato: “Occorre realizzare subito due grandi termovalorizzatori. Progetto avviato da Nello Musumeci. Da completare. Per trasformare i rifiuti in energia”.