Da Milano alla Calabria, a Sorianello e Soriano Calabro, e poi di nuovo a Milano. Il mondo scoperchiato dall’inchiesta Doppia Curva va capito tenendo conto di questa doppia direzione. Antonio Bellocco era salito in Lombardia per prendere il controllo della curva Nord. Riesce a farlo anche grazie ai contatti che gli presentano Marco Ferdico. Ci sono poi nomi più marginali in questa storia, ma che forse troveranno una collocazione all’interno del mosaico: Alfonso Cuturello, per esempio, imparentato coi Mancuso, è uno dei primi ad arrivare fuori dalla palestra Testudo di Cernusco sul naviglio, quando Andrea Beretta uccide Bellocco con ventuno coltellate. Di lui parleremo ancora. Berro nelle sue confessioni ricorda che a portare Totò su a Milano sono stati due uomini calabresi: Giuseppe Idà e Vincenzo Monardo. Probabilmente Ferdico li ha conosciuti quando è sceso a Soriano per giocare nella squadra locale. Il presidente è Giovanni Monardo. Questo cognome torna anche nelle carte dell’ultima ordinanza della Procura che ha portato all’arresto di sette persone. C’è anche Filippo Monardo, il fratello di Giovanni, tra questi. Ex consigliere comunale di Sorianello (si è dimesso a febbraio del 2025), imprenditore attivo nel settore dolciario, vicinissimo a Bellocco. In un’intercettazione dice: “Quel ragazzo (Totò appunto, ndr) l’ho cresciuto io”. Ma chi è davvero Monardo? Enrico Lupino de Lo Stato delle cose era andato a Sorianello mesi fa, a gennaio. Il sindaco Sergio Cannatelli disse di non saper niente dei presunti legami di Filippo con la cosca di Rosarno. Monardo non si trova, è un fantasma. Poco tempo dopo arriva la notizia: Filippo Monardo si è dimesso. La motivazione ufficiale è che il lavoro gli impediva di svolgere al meglio il suo incarico in comune. Beretta ha raccontato che la Nord comprava prodotti dall’azienda di suo fratello, Domenico, per poi venderli in Curva. Lupino va proprio lì: nessuna risposta, nessuno parla. “Domenico non c’è”. Ma proprio i dolci, secondo una fonte intervenuta a Lo Stato delle cose, sarebbero un indizio da seguire per capire dove arrivavano i tentacoli della famiglia Monardo.

“I Monardo come tutti devono rispondere a una logica mafiosa. Oltre ad avere le conoscenze ed essendo parte integrante della ‘ndrina, i Monardo in generale parlo, il capo è uno, cioè il fratello Filippo. È lui che tiene le redini in Italia e all’estero”. Un potere raggiunto facendo i passi giusti, “sempre in silenzio”. Con i Bellocco il legame sarebbe consolidato. Il fine è la distribuzione dei dolciumi, un’attività di copertura: “C’è la droga, il riciclaggio, le armi. C’è tutto”. Con i prodotti dolciari arriva ovunque, dice la fonte, dall’America alla Sicilia. “Il legame con i Bellocco? È una cosa che va avanti da anni”. I Monardo sono “stati contattati da loro, hanno dei comparaggi (legami stretti grazie alla celebrazione dei battesimi, ndr) con i Bellocco”. E del fatto che la ‘ndrina stesse arrivando in curva Nord era cosa nota, pare: “Si vantavano di aver preso un capo ultrà”. Al funerale di Antonio Bellocco a San Ferdinando, aggiunge ancora la fonte, c’erano tutti. Massimo Giletti in studio ricorda che la presidente del consiglio comunale di Soriano Calabro è Francesca Monardo, nipote di Filippo e compagna di Giuseppe Idà. Il radicamento nelle istituzioni, dice il conduttore, è consolidato. Lupino va dal sindaco del comune, Antonino De Nardo. C’è anche la consigliera Rosa Maria Orecchio, cugina di uno degli ultimi arrestati nell’inchiesta. Tutte persone con rapporti di parentela con indagati. Tra l’altro, Francesca Monardo era forse tra le persone invitate al compleanno della figlia di marco Ferdico del 5 gennaio del 2024. Secondo le carte dell’ordinanza c’erano Totò Bellocco e Giuseppe Idà. Al momento non si parla di dimissioni. Se arrivassero delle novità dal punto di vista giudiziario, poi, si prenderanno altre decisioni, chiarisce il sindaco De Nardo. Ma a Lo Stato delle cose si parla anche di curva Sud.

Chi c’era dietro la Why Event? Quali erano gli accordi tra la Vivo Concerti e la società intestata alle mogli di Luca Lucci e Matteo Norrito? Perché i loghi delle due aziende apparivano sulla locandina di alcuni concerti di Fedez? Chiara Proietti D’ambra prova a interpellare direttamente Vivo e Clemente Zard. Di nuovo: no comment, né da Zard né dall’ufficio stampa. Abbiamo già scritto varie volte che a giocare un ruolo in questo business c’era anche Islam Hagag. Era lui, forse, che faceva il personal di Fedez e Emis Killa. Lorenzo Rotella di Rai 3 è andato a chiedere informazioni sull’ex marito di Chiara Ferragni. “La Why Event? Non c’era nulla di illegale”. E dei presunti legami tra Hagag e la ‘ndrangheta? “E allora non può essere mio amico? Io non sono un’istituzione”. “Sono una persona di merda, e quindi?”, chiede sarcasticamente il rapper. “Gli ultrà non sono dei semplici pregiudicati”, attacca Giletti, “questa cosa deve far riflettere Fedez”.
