image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Lo chef Paolo Cappuccio è la nuova egemonia culturale in cucina? “Ho tatuato svastica e Mussolini, per me è un gesto di ribellione. Perché avere Che Guevara fa figo e questo no?” E asfalta Masterchef…

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

9 luglio 2025

Lo chef Paolo Cappuccio è la nuova egemonia culturale in cucina? “Ho tatuato svastica e Mussolini, per me è un gesto di ribellione. Perché avere Che Guevara fa figo e questo no?” E asfalta Masterchef…
La storia secondo Paolo Cappuccio, chef stellato che per l’hotel in trentino cercava 4 persona da inserire in organico, purché né comunista né con condotte sessuali malate (tutti hanno pensato agli omosessuali, lui dice che si riferiva ai pedofili…). Secondo il cuoco Mussolini ha fatto cose buone, “poi si è alleato con Hitler e ha sbagliato”: Per questo motivo ha dei tatuaggi fascisti. Ma se i nazisti, a differenza dei fascisti, sono un problema, perché si vanta del tatuaggio di una svastica? Rilascia interviste e non si pente: è questa la nuova egemonia culturale?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Paolo Cappuccio, chef stellato e consulente gastronomico, continua a far discutere per le sue dichiarazioni e per un annuncio di lavoro pubblicato su Facebook e poi rimosso. Nessuna intenzione di ritrattare, nessun cambio di rotta: “Ho tatuato Mussolini e la svastica per me è un gesto di ribellione e protesta”, ha detto intervenendo alla trasmissione La Zanzara su Radio 24. Lo stesso concetto lo ha ripetuto in un’intervista a Il Giornale, uscita oggi, 9 luglio.

L’annuncio rimosso cercava personale per un hotel in Val di Fassa: un executive chef, tre capi partita, un pasticcere. Nel testo, però, si invitavano a non candidarsi “comunisti e fancazzisti”, “masterchef del caz*o” e persone “con problematiche di alcol, droga e orientamento sessuale”. L’ultima espressione ha attirato critiche e segnalazioni alle associazioni, tra cui Arcigay, che ha annunciato di “valutare un’azione legale”.

I tatuaggi di chef Paolo Cappuccio
I tatuaggi di chef Paolo Cappuccio

Cappuccio difende la sua scelta: “Sotto la divisa non si vede”, dice riferendosi alla svastica tatuata. “Quando sarà illegale la falce e martello allora la toglierò. Poi non capisco perché Che Guevara fa figo e la svastica no?”. Sul personale, ripete che non vuole “comunisti e fancazzisti”, anche se, in radio, modifica i termini: “Struscia ciabatte”. Su Mussolini, lo chef afferma: “Ha fatto tante cose buone, poi si è alleato a Hitler e ha sbagliato”. E aggiunge: “Ci hanno detto che la rovina del mondo erano Mussolini, poi il Fuhrer e per finire, Berlusconi. Ora che non ci sono più tutti e tre, stiamo meglio?”.

Riguardo al passaggio sull’orientamento sessuale, cerca una precisazione: “Mi pento solo di aver leso la sensibilità di gay e lesbiche che non avevo comunque tirato in ballo”. Poi tenta di spiegare: “Sono stato frainteso – dice a La Zanzara – mi riferivo a chi ha un orientamento sessuale rivolto a minori come mi è successo recentemente. Ho scoperto che un mio dipendente era un pedofilo e mi ha talmente segnato da non riuscire nemmeno ad ipotizzare un’altra presenza del genere”.

Il posto di Paolo Cappuccio che ha fatto scoppiare il caso
Il posto di Paolo Cappuccio che ha fatto scoppiare il caso

Non mancano critiche anche al mondo del lavoro: “Siamo schiavi dei dipendenti – dichiara a Il Giornale – sono diventati i padroni, ci ricattano. Non posso riprenderli per un errore che si mettono in malattia o, se minaccio di licenziarli, loro replicano che dovrò comunque pagarli per tutta la stagione”.

Nel mirino anche Masterchef: “È stata la rovina dei cuochi. Se partecipi a quella trasmissione, non diventi uno chef. Quella è fiction, televisione e non c’entra nulla con il lavoro reale, la gavetta, l’esperienza, il sacrificio”.

Nel suo passato, molte collaborazioni in ristoranti italiani, tra cui Officina 2.0 di Milano e il Bencò di Roma. Tra questi, anche La Casa degli Spiriti di Costermano, sul lago di Garda, dove lavorò anni fa come executive chef. La proprietà ha preso le distanze: “Giudichiamo queste affermazioni discriminatorie e inaccettabili – si legge in un comunicato – diametralmente opposte ai valori della nostra realtà, sia ieri che oggi. La sua opinione è da ritenersi del tutto autonoma, estranea alla nostra attività e contraria alla nostra etica”.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Siamo andati a mangiare da Odd a Bologna: ma com’è? Meglio delle osterie (ma anche dei ristoranti fine dining): dalla tartare di manzo con gelato salato all’alloro alla tartelletta vegetariana più assurda di sempre. E lo special…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

MOWFOOD REVIEW

Siamo andati a mangiare da Odd a Bologna: ma com’è? Meglio delle osterie (ma anche dei ristoranti fine dining): dalla tartare di manzo con gelato salato all’alloro alla tartelletta vegetariana più assurda di sempre. E lo special…

Valerio Braschi apre un ristorante in Galleria a Milano? Il critico Visintin: “L’occasione per fare una cucina meno infantile. Al Vibe la sala era vuota”. E sulla scelta del posto: “Al Duomo cucinano tutti le stesse cose, il mio consiglio…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Nuove scommesse

Valerio Braschi apre un ristorante in Galleria a Milano? Il critico Visintin: “L’occasione per fare una cucina meno infantile. Al Vibe la sala era vuota”. E sulla scelta del posto: “Al Duomo cucinano tutti le stesse cose, il mio consiglio…”

Ma come valuta i ristoranti la guida Michelin? I dubbi di chef Guido Mori: “Dove sono i criteri per gli stellati? Chi valuta può essere corrotto? Chi sono gli sponsor? E quanto conta l’impatto ambientale”. E su Casa Perbellini 12 apostoli…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Cosa c'è dietro?

Ma come valuta i ristoranti la guida Michelin? I dubbi di chef Guido Mori: “Dove sono i criteri per gli stellati? Chi valuta può essere corrotto? Chi sono gli sponsor? E quanto conta l’impatto ambientale”. E su Casa Perbellini 12 apostoli…

Tag

  • Food
  • Giorgia Meloni
  • cucina locale
  • recensione
  • Libri
  • Cultura
  • Lifestyle
  • Paolo Cappuccio
  • Valerio Visintin
  • Chef
  • Masterchef
  • Chef stellato
  • Stella Michelin
  • Guida Michelin
  • Polemica

Top Stories

  • Bomba al Teatro San Carlo, ecco il primo avviso di garanzia. Siamo gli unici a parlarne da mesi e ora la Procura di Napoli fa il salto di qualità

    di Riccardo Canaletti

    Bomba al Teatro San Carlo, ecco il primo avviso di garanzia. Siamo gli unici a parlarne da mesi e ora la Procura di Napoli fa il salto di qualità
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…

    di Irene Natali

    X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…
  • Ultimo conquista Londra? Biglietti sold out in dieci minuti! Ecco perché il 22 settembre sarà la festa di chi non si è mai sentito primo…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo conquista Londra? Biglietti sold out in dieci minuti! Ecco perché il 22 settembre sarà la festa di chi non si è mai sentito primo…
  • La cronaca nera è davvero il "nuovo trash"? Intanto Pier Silvio Berlusconi nello studio di Nuzzi a Dentro la Notizia (Canale 5) non ci va...

    di Irene Natali

    La cronaca nera è davvero il "nuovo trash"? Intanto Pier Silvio Berlusconi nello studio di Nuzzi a Dentro la Notizia (Canale 5) non ci va...

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

L'intervista definitiva a Marky Ramone: "Il punk è nato a New York, inglesi come i Sex Pistols non hanno inventato niente". Droga, party e odio per l'auto-tune: il batterista dei Ramones si racconta a MOW

di Gianni Miraglia

L'intervista definitiva a Marky Ramone: "Il punk è nato a New York, inglesi come i Sex Pistols non hanno inventato niente". Droga, party e odio per l'auto-tune: il batterista dei Ramones si racconta a MOW
Next Next

L'intervista definitiva a Marky Ramone: "Il punk è nato a New...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy