Perché Jorge Martin ci piace così tanto? Semplice: non è solo perché è un gran manico capace di vincere un titolo mondiale con una moto non ufficiale, ma è anche e soprattutto perché è il più italiano dei piloti spagnoli. Ok è una mezza battuta, però Jorge Martin è uno che, come gli italiani, non si fa problemi a dire tutto quello che gli passa per la testa (compresi i soldi che guadagna e le serate difficili che gli hanno cambiato la vita), ha sempre in mente quello che penserebbe sua nonna e nel bel mezzo della sua massima giornata di gioia cita pure Silvio Berlusconi. E’ italiano dentro, dai. E viene da dirlo ancora di più dopo l’ultima uscita pubblica di sua madre, perché Jorge Martin, proprio come farebbe un italiano, se ne è guardato bene di sferrare un qualche attacco pubblico a Ducati e alla guerra ci ha mandato, piuttosto, il primo soldato di ogni figlio: la mamma. Nessuno si offenda, sia inteso che si fa per giocare, però la considerazione viene da farla davvero.
Perché Jorge Martin, appunto, pur avendo sempre ammesso di essere rimasto molto deluso quando Ducati gli ha fatto sapere di preferire Marc Marquez per la Desmosedici ufficiale nel 2025, è sempre stato molto diplomatico con quelli di Borgo Panigale, consapevole del fatto che nello sport, e soprattutto nelle corse, ci si reincontra quasi sempre. E consapevole pure che nella storia della MotoGP non sono mancati clamorosi ritorni: ricordate un certo Valentino Rossi, che dopo aver tentato la fortuna in Ducati e non averla trovata è tornato in sella a una Yamaha e nel 2015 per poco non si mette in tasca un altro titolo mondiale? Ecco, l’augurio che Martin fa a se stesso è quello di aprire un lungo ciclo con Aprilia, ma è chiaro che se non dovesse andar bene sarà in Ducati che vorrà tornare, così come è chiaro pure che, come il CEO Claudio Domenicali ha sempre sostenuto, le porte non sono chiuse. Consapevolezze, queste, che hanno portato Martin a un atteggiamento sempre cauto e diplomatico, evitando attacchi frontali al marchio che da una parte gli ha permesso di coronare il sogno di salire sul tetto del mondo, ma dall’altra lo ha scaricato come si scarica un pilota qualsiasi.
Una scelta, questa, che il futuro pilota di Aprilia ha ingoiato, digerito e ormai metabolizzato. Ma che a sua mamma, invece, non va ancora giù. “Penso che non sia stato giusto – ha detto Susana Almoguera in perfetto “stile mamma italiana” nell’ospitata a El Larguero - Immagino che ci siano altri interessi oltre alla giustizia come succede ovunque, d’altra parte. Credo che giustizia sia stata fatta, però, quel fine settimana a Barcellona. La sera prima della gara ho detto a Jorge ‘giustizia domani, figliolo’. Penso comunque che nel profondo ci sia una scheggia rimasta conficcata, perché è successo non una, ma due volte. Quindi penso che sia stato giusto che abbia vinto il Mondiale, è stato giusto che sia successo”. Il riferimento di Susana Almoguera è al 2022, quando Ducati, proprio come successo nel 2024, ha preferito a Jorge Martin un altro pilota: in quell’occasione fu Enea Bastianini.
Tutte vicende che, conficcate o meno nell’anima e che bruciano ancora o no, adesso appartengono comunque al passato di un pilota che si prepara a scendere in pista con il numero 1 sul cupolino di una nuova moto e un’età che gli permette di guardare al futuro con assoluta fiducia. “Non so cosa succederà l'anno prossimo, vedremo. Dio dirà – ha detto ancora la mamma di Jorge Martin - Penso che prima ci sarà da adattarsi alla moto, alla squadra e a tutto il resto. Di sicuro non venderemo la pelle dell'orso prima di averlo cacciato. Per ora mi godo ciò che Jorge ha ottenuto grazie al suo lavoro, al suo talento, al suo impegno e al suo sacrificio . È molto difficile per una mamma vedere che quando tutti i suoi amici mangiano e bevono, lui, nel frattempo, mangia pollo e riso. Queste sono le cose che non si vedono e che un atleta deve fare, dentro una vita piena di programmi, di allenamento e tutto il resto. Tutto richiede molto sacrificio”.