“Tutti cantano Sanremo”, è lo slogan che viaggia sui canali Rai a poche settimane dall’inizio del Festival. Non sono tanti, a quanto pare, a scrivere le canzoni che gli artisti porteranno sul palco dell’Ariston. Di questo ha parlato spesso Morgan, ma non solo. “A Sanremo 2025 i ‘soliti’ autori firmano quasi tutti i brani in gara. Sarà un monopolio?”, scrive Striscia la notizia sulla propria pagina Instagram nella caption del video di Alessio Giannone: “Abbiamo notato Sabino che su 30 canzoni ben 19 sono di alcuni autori che ruotano”. La prima citata è Federica Abbate, “che ha ben 7 canzoni” scritte per Joan Thiele, Emis Killa, Fedez, Sarah Toscano, Rose Villain, Clara e Serena Brancale. C’è poi Davide Simonetta che scritto i testi di cinque cantanti, che sono Elodie, Rocco Hunt, Francesca Michielin, Francesco Gabbani e Achille Lauro. Si prosegue con Jacopo Ettorre, autore per Clara, Rkomi, Serena Brancale e Sarah Toscano. Infine, Davide Petrella (sì, l’artista citato anche da Marracash in Power Slap) che ha lavorato “solo” con quattro concorrenti, cioè Gaia, Elodie, Tony Effe e i The Kolors.
Sulla questione viene interpellato il critico musicale di MOW, Michele Monina: “Da notare che Abbate, Ettorre, Petrella, Lazzarin e Stefano Tognini sono tutti della Universal Publishing”. È davvero un monopolio, quindi, quello dell’etichetta discografica? Il Festival orfano di Amadeus è stato affidato a Carlo Conti: per molti un passo indietro, per altri una scelta “sicura”. In ogni caso, un cambiamento. Ma stando a quanto sostenuto da Monina e Striscia, gli autori dei brani sarebbero sempre gli stessi.