“Che succede? Dov'è Bugo”, svegliamoci, il tempo passa e Morgan ormai è in una shitstorm mista a gogna mediatica che non si placa da anni... quindi premetto, ho già fatto più di un articolo su questo tema, vi consiglio di recuperarli per farvi un quadro generale della situazione. Abbiamo capito che ripetere serve a ben poco e che comunque chi vuol capire capisce e chi non vuole no. Ultimamente Marco Castoldi, in arte Morgan, si è anche speso in dichiarazioni sui social, e non solo, ha continuato a difendere il suo diritto a lavorare e a dover trovare una soluzione a tutta questa dinamica che ormai sembra un pozzo senza fondo. Nonostante questo anche qui, pare che nulla si smuova. Commenti di solidarietà, fan e non fan che riconoscono la gravità delle cose ma che nonostante questo sono impotenti, testate che riportano notizie e dichiarazioni sensazionalistiche facendo per l'ennesima volta anche 'propaganda' del dolore, ma lavandosene accuratamente le mani, i 'Ponzio Pilato' della musica. Pochi che ne prendono le parti, molti che restano nella zona grigia, perché conviene così... Tutto questo non è solo ingiusto, ma è estremamente ipocrita. Per un motivo o per un altro emergono spesso casi pubblici di artisti italiani del settore musicale indagati senza conseguenze legali specifiche, a volte sono solo polveroni e gossip, altre invece sarebbero da prendere seriamente in considerazione, in tal senso ho già confrontato uno degli episodi più gravi confrontando e commentando il caso del trapper Shiva (condannato che continua a pubblicare la sua musica) rispetto a quello di Morgan (non condannato e con tour e contratti annullati). Tuttavia, senza che ne siano seguite condanne, facciamo alcuni nomi recenti con qualche esempio: Fedez (all'anagrafe Federico Leonardo Lucia) nel 2023 è stato coinvolto in una vicenda legata a presunti comportamenti offensivi durante un evento pubblico, l'indagine è ancora in corso, ma non ha avuto ripercussioni legali significative sul suo operato, poi si è sommata la questione pandoro-gate e Chiara Ferragni che di certo non ha aiutato, poi i dissing con Tony Effe, poi le questioni con gli ultras milanisti, gli ipotetici pestaggi, e tutte le accuse decisamente gravi che derivano da questi episodi, per concludere anche con l'accusa recente al Sindaco Sala di Milano in uno dei suoi freestyle, che di stile però non ne hanno proprio... Abbiamo visto provvedimenti seri nei suoi confronti? Insomma... la cosa che salta all'occhio è che continua a pubblicare 'canzoni', a fare puntate del suo nuovissimo pulp-podcast, a lavorare insomma, nessuno l'ha scansato, lo criticano e lo insultano eppure come il prezzemolo non ce ne libereremo, anzi, addirittura lo vedremo anche a Sanremo 2025, incluso Tony Effe citato prima. Sì, ci sono state contestazioni ufficiali sulle partecipazioni dei rapper e trapper a Sanremo e sulle decisioni di Carlo Conti, ma siamo illusi se pensiamo che verranno davvero prese in considerazione. Su Fedez potremmo scrivere altre dieci pagine, quindi passiamo ad accennare altri 'artisti'. Sfera Ebbasta (Gionata Boschetti) nel 2023 è stato indagato per presunti comportamenti violenti durante una rissa in discoteca, anche qui non sono emerse prove concrete e la sua posizione è stata archiviata, non citiamo quello che dice nei suoi brani perché apriremmo un'altra parentesi che nemmeno merita.
Anche se ci siamo dimenticati pure Achille Lauro (Lauro De Marinis) ha animato parecchie polemiche sui suoi spettacoli e atteggiamenti provocatori che lo hanno coinvolto in indagini per atti osceni in pubblico, ma non ci sono state conseguenze legali definitive, anzi, l'abbiamo visto sereno al banco dei giurati quest’anno ad X Factor e anche preso come idolo delle 'mamme' oltre che delle ragazze gen-Z. Ricordiamoci quindi anche di Salmo (Maurizio Pisciottu) che nel 2022 è stato indagato per presunti danneggiamenti e violazione di regole sanitarie a un concerto, anche questo caso è stato archiviato senza che ci fossero danni legali alla sua carriera. Questi casi mostrano che alcuni artisti vengono coinvolti in indagini, ma finora nessuna di queste ha avuto conseguenze rilevanti sul piano giuridico o professionale. Questo volendo citare solo i casi più eclatanti e situazioni al limite del paradosso, ma sono tutti artisti protetti come i panda del Wwf? Non si sa, o meglio, si potrebbe anche sapere ma facciamo finta di non saperlo. In ogni caso qui ci sono ingiustizie lampanti e giustizie sospese, le carriere difficilmente si sospendono, anzi, vengono sfruttate per il meccanismo del clickbait e di tutta la pubblicità annessa, del resto è sempre guadagno, non è importante che se ne parli bene, l'importante è che se ne parli. La cosa gravissima è la negazione totale verso il diritto al lavoro di Morgan in quanto musicista che vive della propria arte e che non ha di certo proprietà o redditi derivanti da altre fonti, come altri invece avrebbero pure, ma anche l'ipocrisia di chi è nel sistema stesso della musica in generale e nello specifico della discografia italiana, per non parlare dell'assenza di solidarietà degli artisti. Più che 'Vip' in quanto 'Very important people' a me sembrano solo 'Very ipocrit people' visto che nessuno ci mette la faccia, nessuno che espone o propone una reintegrazione di Morgan in quanto artista, a prescindere da quelli che saranno gli esiti giudiziari, cosa che invece per tutti gli altri pare non valere come premessa. E anzi molti artisti ad oggi si possono anche permettere di interrompere i propri tour e appuntamenti programmati (e anche profumatamente pagati dai fan in anticipo ) per motivi di 'impegni' extra nei casi più gravi, e per motivi di salute per i casi più comprensibili e motivati, può capitare.
Alcuni esempi di tour annullati e/o stoppati senza preavviso tra 2024 e 2025 sono quelli di Marco Mengoni, Lazza, Eros Ramazzotti, Giorgia, Emma, Annalisa, Francesca Michielin, Angelina Mango... e davvero ne sto citando una manciata. Alcuni con motivazioni valide e constatate e altri anche solo per 'stress' o per come si dice oggi per 'burnout'. Mentre 'noi' pubblico siamo in pieno Brain Rot che secondo Oxford sarebbe la parola dell'anno e che indica la putrefazione del cervello continuamente esposto a contenuti sempre più di bassa qualità sui social media. Che bel quadro, che bella definizione per qualificarci nel mondo in questa generazione ipocrita e colma di apparenze e contraddizioni. Tuteliamo la salute mentale ma affondiamo chi ha più bisogno, nutriamo l'ego smisurato di chi ha già un seguito immenso e non prestiamo occhi e orecchie a chi ha meno voce in capitolo, vediamo e non guardiamo, sentiamo e non ascoltiamo, parliamo di violenza psicologica e siamo i primi a farla, nascondiamo dietro al femminismo la 'libertà' e la volontà di non portare contenuti, ci preoccupiamo per l'ambiente e alimentiamo il consumismo, amiamo il pianeta ma non facciamo a meno di mettere in carica il telefono (ultimo modello possibilmente ) ogni mezz'ora. E soprattutto, siamo tutti contro il patriarcato che è la vera causa di ogni male perché è giusto così, perché il 'me-too' era un po' tanto fumo e poco arrosto e quindi ora recuperiamo, nascondiamoci dietro al patriarcato. Condanniamo il patriarcato e chi a intuito ci sembra una minaccia in tal senso. Come dice lo stesso Morgan in un'intervista-dialogo, con Fabrizio Corona e Moreno Pisto, uscita di recente “ormai la contraddizione è una costrizione, accettare il pensiero unico, allora no” e successivamente nello stesso dialogo Corona mette a confronto Vittorio Sgarbi e Morgan e le definisce “ingiustizie” verso gli italiani che vengono privati di due professionisti specializzati nel proprio settore e che vengono continuamente contestati ed esclusi per il 'carattere', perché non sono 'controllabili', perché sono 'liberi e scomodi'. Eppure io mi sento coerente, faccio la raccolta differenziata, non faccio la vittima anche se avrei mille brutte storie da raccontare per esserlo, sono una donna ma non faccio la femminista per trend, ma non mi sento 'libera' e vorrei un po' di coerenza e giustizia. A Natale sotto l'albero spero riceviate pacchi di coerenza incartati da comprensione e con un fiocco di umanità. Il diritto al lavoro non è un'opzione, la parola stessa 'diritto' non lo è, e invece qui le uniche certezze sono le accuse e le condanne del sistema verso un artista e lavoratore, Morgan, che volente o nolente fa mangiare stampa e discografia e pure televisione da parecchi anni. Quindi cercate la coerenza in voi stessi come individui e l'onestà del meccanismo di cui fate parte, passatevi una mano sulla coscienza e agite, che qui le parole si sprecano. Opinione opinabile, ma è la mia, aspetto giudizi e un po' di leoni da tastiera che possano sentirsi liberi di insultarmi anche senza sapere nulla di me, ma di Morgan almeno potete saperne un po' di più, fatemi il favore e uscite dalla zona grigia o eclissatevi definitivamente perché chi non sceglie nella vita non esiste realmente.