“Yes ready, it’s me…” Comincia così l’ultimo post di Andrea Iannone su Instagram, che in un inglese molto italiano scrive “Si pronto, sono io” in una foto che lo ritrae al telefono mentre scende dall’auto in una stazione di servizio. La foto è bella, e complice l’insegna On The Run ha quell’effetto da tavola calda americana che sembra scattata in un film dei fratelli Cohen.
Peccato che, come gli è stato fatto notare in diversi commenti, Andrea ha parcheggiato il suo Mercedes GLE occupando tre posti diversi, di cui uno riservato ai disabili. E in un attimo la foto del viaggiatore impegnato si trasforma nell’identikit del ricco senza coscienza: SUV a cinque zeri, targa svizzera, incuranza per il Codice della Strada e per il prossimo.
Così c’è chi commenta: “Beh pubblicare la foto del SUV parcheggiato sul posto dei disabili mentre ti atteggi da manager che sta discutendo i destini del mondo è davvero umile ed edificante… l’ennesima bella figura”. O chi, più semplicemente, scrive: “Ma dai c*zzo! Sul posto per disabili! Mi piaci... ma cambia chi ti suggerisce queste min**iate”.
D’altronde Instagram è anche questo: se vuoi guardare dentro l’abisso, l’abisso guarderà dentro di te. Anche se volevi solo fare una foto artistica.