Flavio Briatore, si sa, è un uomo e un imprenditore dalle mille risorse. Ha ottenuto successo, un grande successo, non solo nell’ospitalità tra resort di lusso sparsi per il mondo, ma anche con pizzerie alternative (il Crazy Pizza), lidi chiacchieratissimi e contestati (il Twiga) e locali celebri in tutto il mondo (Billionaire). Ma adesso per il businessman di Verzuolo è arrivato il momento di tornare nel circus della Formula 1, ora in qualità di consigliere della scuderia francese Alpine; anche se in realtà sarà molto di più. E per l’occasione l’imprenditore piemontese è tornato a farsi sentire in radio, intervenendo al programma La politica nel pallone di Gr Parlamento. Prima dei motori, però, Briatore spende qualche parola sulla deludentissima débâcle della Nazionale italiana agli Europei in Germania, sconfitta agli ottavi dalla Svizzera. A questo proposito Flavio, grande appassionato di calcio, ha dichiarato che si tratta del “più grande disastro […] noi siamo l’unica Nazionale che, a parte Donnarumma, nessuno li vuole questi”, parlando della mancanza di campioni tra le file azzurre. Poi arriva il primo consiglio rivolto al commissario tecnico Luciano Spalletti: “Noi siamo italiani, no? Credo. Spalletti deve pensare che siamo italiani e convincersi. E dobbiamo giocare come giocano gli italiani, non scimmiottare e copiare la Spagna questo e quell’altro, perché hanno creato una grande confusione nei giocatori […] confusionali, a testa bassa, non capivano la posizione […] vedere l’Italia in quelle condizioni lì è stato veramente uno shock”. Secondo mr. Billionaire, inoltre, il nostro Ct ha peccato un po’ di arroganza, e poi ecco la previsione, piuttosto catastrofica: “Con questo blocco qui – parlando sempre della Nazionale – non andiamo nemmeno ai Mondiali […] Noi rischiamo di perdere con la Sangiovese con quella squadra lì”. La soluzione per gli Azzurri? “Il top sarebbe Allegri. Ha una grandissima esperienza e non avrebbe più la pressione di tutti i giorni. Ci ho parlato l’altro giorno quando la partita con la Svizzera non era ancora finita. Mi ha detto: ‘Siamo l’Italia e dobbiamo giocare da italiani senza copiare gli altri’” (fonte Gazzetta dello Sport). Sulla Juventus invece, sua squadra del cuore, Briatore ha ammesso di apprezzare la nuova squadra che sta nascendo sotto le ali del direttore sportivo Cristiano Giuntoli e del nuovo allenatore Thiago Motta; anche se, ha detto “io venderei tanto nella Juve, perché c’è tanta gente che è da mandare via”. Dal pallone ai motori…
Ma chi vincerà prima un mondiale, la Nazionale di calcio o la Ferrari in Formula 1? “Forse il calcio – ha detto Briatore – […] Ferrari fa un buon campionato perché è una delle protagoniste, però non è la protagonista assoluta”. Anche se, ha voluto sottolineare l’imprenditore italiano, “io spero – che vinca prima – il mondiale pilota la Ferrari”. Mr. Billionaire ha poi commentato anche l’ultimo Gran Premio di Formula 1, quello corso nel circuito Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, e vinto da George Russell con la sua Mercedes. “Per me la gara più bella che ho visto in questi ultimi anni” ha rivelato Briatore, e su Max Verstappen, finito quinto a fine gara, detto che “fa bene che Verstappen per una gara sia umano, e ieri era un pilota umano che ha fatto un errore”. Ma è tempo anche per un’altra previsione, tutt’altro che deludente questa volta. Si parla della sua Alpine e del futuro che può avere questa scuderia in Formula 1, promette: “Io nel 2026 vinco le gare, nel 2026 l’Alpine va sul podio”. Ma se tornassero Luca Cordero di Montezemolo e Jean Todt alla guida della Rossa, allora, scherza Briatore, “direi 2027”. Al momento, però, “la McLaren per me è forte quanto la Red Bull, e la Ferrari purtroppo è la quarta forza del mondiale”. E a proposito del Cavallino, ma Carlos Sainz, una volta lasciato il suo posto a Lewis Hamilton, approderà proprio nel team di mr. Billionaire? “Vediamo nei prossimi giorni. Anche se in questo momento in Alpine un pilota non è che mi faccia una gran differenza, noi dobbiamo mettere a posto una macchina”.