12, 13, 14 aprile a Jerez. E questo si sapeva. Ma che Andrea Dovizioso proverà l’Aprilia RS-GP anche l’11 e il 12 maggio al Mugello è, invece, notizia recentissima. Ad anticipare l’indiscrezione è stata la Gazzetta dello Sport, a conferma del fatto che l’anno sabbatico di Andrea Dovizioso potrebbe essere durato, in realtà, solo qualche mese. Dopo l’incidente avuto nel cross e, soprattutto, dopo aver visto gli ottimi tempi fatti registrare dall’Aprilia nei test in Qatar, infatti, il pilota di Forlì si sarebbe definitivamente convinto ad accertare la corte serrata di Massimo Rivola e della casa di Noale.
Così, dopo Jerez, il Dovi e la moto italiana si incontreranno nuovamente, questa volta sul circuito più bello del mondiale: il Mugello. In quell’occasione, tra i cordoli toscani ci sarà anche Ducati, che ha prenotato il circuito insieme ad Aprilia per dividere i costi dei test privati in programma. E questo, tradotto in termini semplici, significa che Andrea Dovizioso avrà l’occasione di un confronto diretto con la sua vecchia moto: quella Desmosedici che lui stesso ha sviluppato e con cui ha sfiorato per ben tre volte il titolo mondiale. Quella Desmosedici che oggi, con Jack Miller, è pure la favorita per la vittoria in Qatar e pure per la conquista del titolo mondiale.
Ma se tutto dovesse andare per il meglio a Jerez prima e al Mugello poi cosa succederà? Quali saranno gli scenari che si apriranno? Sono molti, ma uno è quello più credibile: Aprilia scenderà in pista in almeno sei gran premi con tre piloti. A Noale, infatti, godono ancora delle concessioni che spettano ai team che non hanno portato a casa vittorie e oltre alla possibilità di lavorare sullo sviluppo, c’è un maggior numero di wildcard da poter fare. E’ escluso, dunque, che Aprilia possa scegliere di liquidare Lorenzo Savadori, mentre è molto più probabile che punti su Andrea Dovizioso già da questa stagione per pianificare quella successiva. In cui, tra l’altro, Aprilia darà vita ad un vero e proprio team ufficiale e, secondo le ultime indiscrezioni, anche ad una squadra satellite.