La domenica, si sa, è sacra: un tempo per la celebrazione del mattino e la messa, ma anche per la Serie A, il vero rito laico degli italiani. Oggi, però, le cose stanno cambiando – e non per la secolarizzazione. Stavolta il calcio resta sullo sfondo: più che delle vittorie (5-0 contro l’Estonia all’esordio di Gennaro Gattuso da ct), si parla di altro. Domenica 7 settembre è infatti il giorno della finale del Mondiale di volley femminile. Le azzurre di Julio Velasco sfidano la Turchia dopo aver superato in rimonta il Brasile, l’unico vero ostacolo di un percorso fin lì dominato. Non accadeva da Parigi 2024, oro olimpico, che Paola Egonu e compagne si trovassero in una situazione tanto difficile e insieme esaltante. Vincere significherebbe entrare nella leggenda: soltanto altre due nazionali italiane hanno messo insieme, nello stesso periodo, titolo olimpico e mondiale (il calcio di Vittorio Pozzo negli anni Trenta e la pallanuoto del Settebello tra il 1992 e il 1994). Mentalità, forza del gruppo, fame e le innovazioni tattiche di Massimo Barbolini – il “vero guru della pallavolo femminile” – hanno costruito una squadra che già oggi può essere considerata tra le migliori della storia.

Ma questa domenica è maledettamente densa anche di altre sfide. Negli Stati Uniti Jannik Sinner cerca il secondo Us Open consecutivo: di fronte Carlos Alcaraz, alla terza finale di fila contro l’altoatesino dopo Wimbledon e Cincinnati. In palio non solo lo Slam, ma anche il primato nel ranking Atp. Lo spagnolo arriva imbattuto per set persi, fisicamente dominante; Jannik ha lasciato qualcosa per strada, ma in finale i più forti non cercano alibi. E alle 17:30, a Riga, un’altra Italia prova a riscrivere la storia: quella del basket di Gianmarco Pozzecco, che affronta agli ottavi dell’Europeo la Slovenia di Luka Doncic. Gli azzurri partono sfavoriti, come contro la Spagna di Scariolo, ma la squadra è compatta e Niang e Diouf sono pronti. Niente Serie A né Nazionale di calcio, dunque. Eppure questa domenica del Signore, tutta sportiva, sembra più italiana che mai.

