Valtteri Bottas si arrabbia via radio, ma la sua grinta a parole non si traduce mai in una prova di forza in pista. Di fronte ad avversari che ritiene superiori, Valtteri si scioglie come neve al sole. L’esempio lampante di questo assunto è arrivato nel Gran Premio di Francia di oggi. Chiamato ad una strenua resistenza per consentire a Lewis Hamilton un margine di respiro sull’arrembante Max Verstappen, si è fatto fregare. Valtteri ha pensato che Max fosse abbastanza vicino da tentare l’assalto, e si è impappinato, scoprendo il fianco.
Quello squalo di Verstappen, sentendo odore di sangue, ha infierito sulla preda, mangiandosela in un sol boccone. Visto come è andata a finire la gara, è lecito pensare che Hamilton avrebbe avuto più chance di concludere la corsa al comando se Valtteri fosse riuscito a tenersi dietro Verstappen, fosse stato anche per un solo giro. La Mercedes oggi non ha potuto giocare a due punte, perché, come spesso accade, lo scudiero è dimezzato nella sua verve in pista.
La vita di Bottas in questo momento non è per nulla facile, beninteso. Valtteri è consapevole di avere un piede fuori da Brackley, vista la pressione di George Russell, che spinge per trovare al più presto una collocazione in Mercedes. Ed è difficile pensare che le parole di Toto Wolff, che ha spiegato che la decisione sul futuro di Bottas arriverà a fine anno, possano essere consolatorie per Valtteri. Il dado pare già tratto, per il finlandese, checché ne dica Wolff.
Se, come pare sempre più probabile, la storia di Bottas con la Mercedes dovesse concludersi a fine anno, per Valtteri non resterebbero grandi soluzioni per il prossimo anno. Paradossalmente, Valtteri avrebbe fatto bene a lasciare le Frecce nere a fine 2020, visto che molti accordi biennali sono stati siglati proprio per il periodo 2021-2022. Ma ci sarebbe voluto un grande coraggio per farlo. Ad oggi, l’unica soluzione papabile sembra il ritorno in Williams, ammesso che Valtteri voglia perfezionare quella che pare una retrocessione.
Prestazioni come quella di oggi, in ogni caso, non aiutano certo a far salire le sue quotazioni. Bottas, pur essendo veloce, è troppo remissivo nel corpo a corpo. E quando la Mercedes è vulnerabile, Valtteri si fa minuscolo, quasi insignificante. Gli avvocati del diavolo direbbero che pure Hamilton è stato remissivo con Verstappen. Ma Lewis aveva troppo da perdere per forzare la mano. Dopo lo zero a Baku, aveva bisogno di punti. Ed era consapevole che non avrebbe potuto fare granché contro Max. Per colpa della strategia inefficace della Mercedes e, in parte, anche di Valtteri, scudiero non più così valente.