Nell’ultima puntata di Gurulandia, Fabrizio Corona è tornato sul caso che vede coinvolto Fedez nel pestaggio di Cristiano Iovino, lanciando alcune bombe inedite: “È uscito il video della rissa. La domanda è: perché è uscito? La procura di Milano decide di passare documenti alla stampa per manipolare l’indagine e l’opinione della gente”. Un attacco, quello di Corona, che si rivolge direttamente alle istituzioni. Poi l’analisi della vita di Fedez in quest’ultimo periodo: “Quando ci si lascia dopo tanto tempo è come tornare giovani. Lui è stato costretto a vivere in una bolla perché Chiara Ferragni lo costringeva, anche se gli conveniva dal punto di vista economico”. In effetti, il rapper è stato visto al Coachella, beccato con Ludovica di Gresy e ora, al Gp di Monaco, accompagnato da Garance Authié. Una vita mondana molto attiva, quindi, che secondo Corona serviva a superare la rottura con Chiara. Tornando al caso Iovino: “Come sono andate le cose? Iovino scrive a Fedez dopo averci litigato al The Club: è stato Iovino a partire. C’era di mezzo un tavolo in discoteca, una mezza tipa. Quelle robe che fanno i bimbiminchia. Iovino gli tira un cazzotto, forse era un po’ alticcio, Fedez parte insieme agli altri e c’è una rissa”. La cosa, però, non finisce lì e prosegue, dopo qualche giorno, sotto casa del personal trainer. E le immagini lo testimoniano. Corona, però, evidenzia come sia necessario fare alcune precisazioni: “In tutti i telegiornali si vede una persona che prova a dare due pugni a Iovino: tutti dicono che è Fedez. Non è così, al contrario di quello che si dice: l’uomo che prova a dare i pugni non è Fedez, ma un’altra persona, che non dirò chi è”. Di mezzo, poi, prosegue Corona ci sarebbe anche l’ex guardia del corpo del rapper, che sarebbe anche il tramite con gli ultras della Curva Sud del Milan: “Questa guardia del corpo è amico di alcune persone della Curva, ma non con il direttivo, che è una roba totalmente diversa”. Poi il pestaggio e la mancata denuncia di Iovino: “Se Iovino non ha sporto denuncia saranno problemi suoi, no? La polizia non può obbligarlo”. Arriva la conferma, poco dopo, del ruolo di Corona come mediatore: “Conosco gli avvocati e decidiamo di farli incontrare: non c’è bisogno di una querela, è stata sufficiente una transazione economica”. La cosa grave, però, secondo l’ex re dei paparazzi non sarebbe tanto la rissa in sé, quanto le notizie diffuse dai giornali legate a presunte spedizioni punitive che, sempre per Corona, sarebbero lontane dalla realtà.
Marco Cappelli, l’host di Gurulandia, chiede un parere sull’accoglienza, molto contestata, di Giorgia Meloni a Chico Forti e sul titolo del Fatto Quotidiano: “Quando ho visto la copertina con scritto ‘Benvenuto assassino’ mi sono venuti i brividi. Poi ho visto l’intervista di Forti al Tg1 con gli occhi lucidi. Io ho fatto sette anni di galera e so cosa significa stare dietro le sbarre quando ti senti innocente. Credo che quel titolo non fosse giusto per l’uomo, per l’umanità e per il concetto stesso di detenzione”. Secondo Corona, dopo 25 anni, innocente o meno, una persona è certamente cambiata. Diverso, però, è il discorso relativo all’accoglienza di Forti: “Non puoi andare a prendere un condannato per omicidio con l’aereo di Stato. Ha ragione Marco Travaglio a dire che la Meloni lo sta usando per fare propaganda. Ma è lui stesso (Chico Forti, ndr) che non doveva lasciarsi strumentalizzare”. Insomma, in maniera anche sorprendente Corona è d’accordo con il direttore del Fatto, seppur non condividendone la forma comunicativa. Diverso, invece, il caso di Ilaria Salis: “Ora che patteggia devi scrivere che è una criminale”, dice Corona rivolgendosi a Travaglio, criticando anche Roberto Salis “convinto di essere il genitore di una grande star”. Nel corso della puntata, oltre alle questioni tra Fedez e Iovino e la vicenda Chico Forti, viene fuori l’argomento Diletta Leotta. Se tempo fa Corona aveva parlato della possibilità di una rottura tra i Ferragnez, la “profezia” stavolta riguarda Diletta Leotta e Loris Karius: “Non arriveranno insieme al 2026”. Una bomba che si accompagna allo stato dell’emittente per cui la stessa Leotta lavora: “Dazn non ha più un euro”.