Il pianeta Gintoneria ha invaso l'infotainment. Da Paolo Del Debbio, a Dritto e Rovescio c'era una ragazza immagine, protagonista delle equine serate lacerenziane e comparsa anche in un video dove mangiava ostriche col king della movida milanese, ecco la sua versione delle serate in privè. “C'erano tavolate, si mangiava, si beveva, si facevano cose random tipo le flessioni. Io poi sono una sportiva, ho uno stile di vita sano, quindi magari Lacerenza andava a dormire due ore dopo che mi ero alzata io. Comunque nel privè ci si divertiva. Qualcuno era più alticcio, qualcuno beveva. Io però mi dissocio da certe cose”. A sentirla così, sembra quasi una sala fitness. Intanto la Polizia di Stato di Milano ha portato avanti l'indagine, avviata nel 2021, che ha portato alla chiusura della Gintoneria. Le investigazioni avrebbero evidenziato che il locale fungeva da punto di incontro tra clienti e escort. I gestori, Lacerenza e Stefania Nobile, avrebbero organizzato eventi esclusivi durante i quali le donne venivano presentate ai clienti. Le prestazioni sessuali sarebbero state concordate e pagate separatamente, con tariffe variabili a seconda dei servizi richiesti. Le donne coinvolte, per lo più straniere, sarebbero state reclutate attraverso annunci online e successivamente indirizzate al locale. Alcune di loro sarebbero state consapevoli dell'attività, mentre altre sarebbero state ingannate con promesse di lavoro nel settore dell'intrattenimento. Una volta inserite nel giro, sarebbero state sottoposte a rigide regole e controlli da parte degli organizzatori. Le autorità hanno sottolineato la complessità dell'organizzazione, che operava con una struttura ben definita e ruoli specifici per ciascun membro. Oltre ai quattro arrestati, sarebbero state denunciate altre persone ritenute coinvolte a vario titolo nell'attività illecita. L'operazione ha portato alla chiusura del locale e al sequestro di beni e conti correnti riconducibili agli indagati. Le indagini proseguono per identificare eventuali ulteriori complici e per accertare l'entità del giro di prostituzione che sarebbe stato gestito dall'organizzazione.


Secondo le indagini della Procura di Milano e della Guardia di Finanza, Davide Lacerenza, titolare della Gintoneria di via Napo Torriani, e il suo collaboratore Davide Ariganello avrebbero gestito un giro di escort all'interno del locale. Le escort sarebbero state esortate a incentivare i clienti all'acquisto di costose bottiglie, aumentando così i profitti del locale. Le conversazioni intercettate tra Lacerenza e le escort evidenziano l'invito a far consumare al massimo i clienti, offrendo loro cibo di lusso, alcol e droga. Le prestazioni sessuali sarebbero state organizzate direttamente da Lacerenza o da Ariganello, con le escort che avrebbero concordato il prezzo finale direttamente con il cliente, spesso sotto la supervisione dello stesso Lacerenza. “Tu fai la escort per soldi? E allora qui ne trovi quanti ne vuoi, un mondo. Il prezzo lo fai con loro, basta che gli fai fare la bottiglia… loro bevono, spendono”.

In alcune conversazioni, Lacerenza avrebbe cercato escort per clienti specifici, indicando anche il dress code più adatto per l'occasione. Ad esempio, avrebbe richiesto a una delle ragazze di presentarsi in modo informale per un cavallo svizzero che aveva speso 40.000 euro in champagne e aveva una passione per le ragazze in abbigliamento casual: “Vieni easy in scarpe da ginnastica, scarpe da tennis”. Un fesso che paga lo si trovava sempre: “Se c'è l'uomo paga, se sei da sola o con la tua amica siete mie ospiti, mangiate quello che volete…magari non il caviale, però a me serve che mangiate qui, capito?” Ma soprattutto: “Tu non dire mai che lavori, sei una studente”. Poi i grandi classici del servizio al tavolo: “Vi porto tre cavalle?”, oppure ancora “Dai che c'è un sindaco ricco, siamo nel privè, vola”. Tutto a posto? Forse, ma man mano che escono cose la posizione di Lacerenza si fa sempre più difficile da difendere.

