“Io dico solo una cosa: ma come si fa a rovinarsi per la fi*a?”, ha detto Giuseppe Cruciani nella puntata di ripartenza de La Zanzara. Il riferimento, ovviamente, è alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano da ministro della Cultura (a cui è subentrato Alessandro Giuli) che sono seguite allo scoppio dello scandalo che ha visto come protagonista anche Maria Rosaria Boccia. Una storia che, comunque, risale a diversi mesi fa e che ha portato Sangiuliano a scusarsi in televisione, durante il Tg1, con sua moglie e con Giorgia Meloni per l’imbarazzo portato al governo. Abbiamo già raccontato come alcuni, tra cui Gabriele Parpiglia (o almeno questo è quello che lui sostiene), avessero già avuto delle soffiate i primi di agosto. Ma è stato Dagospia, dopo il post su Instagram di Boccia, a dare il via definitivo alla cosa. Così il conduttore della Zanzara, rivolgendosi a Sangiuliano: “Mi dispiace molto che non sei riuscito a gestire questa cosa. Dovresti imparare da alcuni grandissimi che riescono a gestire mille situazioni e mille cose diverse”. E ancora: “Alla fine, diciamoci la verità, c’è solo la figura di mer*a. La sinistra si attacca alla Corte dei conti, agli esposti, ai tribunali, alle nomine: la sinistra ha fatto carne di porco di qualsiasi nomina”, “purtroppo [Sangiuliano] è caduto per il fattore ‘F’”. Segue poi un confronto con David Parenzo, in cui i due, ovviamente sono su posizioni opposte: per Parenzo la mossa comunicativa di Boccia è geniale, mentre per Cruciani è stata semplicemente “l’amante sbagliata” (e nel frattempo ricorda Silvio Berlusconi che da lassù si è fatto una risata). “Si è scarrozzato in giro con l’auto blu e la sua amante: qual è il problema?”, attacca Crux. Tra gli ospiti, poi, c’è anche Vittorio Feltri, che ha detto ironicamente: Sangiuliano “non è pratico. È come uno che non guida mai la macchina e perde il controllo”. Il ministro e la sua assistente erano già stati visti insieme a Polignano a Mare, durante i giorni del festival del Libro Possibile. A raccontarlo è proprio Giuseppe Cruciani: “Lei e il ministro erano insieme in piscina. E io ho conversato amabilmente un'ora con i due, soprattutto col ministro Sangiuliano, parlando del più del meno, di Donald Trump, del governo, delle sue gaffe”, ha detto il conduttore radiofonico al Corriere della sera.
Al tempo, però, nessuno si sarebbe potuto immaginare che quella tra Sangiuliano e Boccia era una relazione amorosa. E nessuno, ovviamente, avrebbe potuto ipotizzare il terremoto politico di questi giorni. Così ha parlato ancora Cruciani: “Tutti noi lì a Polignano avevamo l'impressione che Boccia fosse una collaboratrice del ministro, d’altra parte così si presentava, come una collaboratrice stretta del Ministro”. Una collaboratrice e niente di più. Poi interviste in tv, post sui social (i follower di Boccia sono aumentati notevolmente) e, come detto, le dimissioni di Sangiuliano. L’ex ministro ha comunque fatto in tempo a nominare 18 membri della commissione che si occuperà della valutazione delle domande per l’accesso al tax credit del cinema, uno dei temi più discussi anche durante l’ultima Mostra del cinema di Venezia 81. Nei giorni di Polignano, però, nessuno avrebbe potuto pronosticare che sarebbe successo tutto questo.