A 60 anni dalla morte di Louis-Ferdinand Céline, abbiamo chiesto allo scrittore Massimiliano Parente perché, a distanza di tanti anni, l'autore francese odiato e amato, discusso e messo al bando, sia ancora così attuale.
«Céline va letto ancora di più oggi… dove tutto è omogeneizzato… dove gli autori scrivono tutti gli stessi librini di merda… per vincere il loro premino di merda… pensando tutti gli stessi pensierini di merda…. Senza il coraggio di opporsi a niente che non sia pensiero comune… condiviso dai loro colleghi impiegati… senza una lingua… senza talento… senza un cazzo… solo lingue nate non per scrivere ma per leccare culi di loro simili… andare in televisione… farsi vedere… stare sempre dalla parte dei buoni… decidendo loro chi sono i buoni… scegliendoli tra i mediocri come loro… piccole combriccole di piccoli coglioni e grandi combriccole di grandi coglioni… tutta merda… tanti stronzetti che galleggiano e si leggono tra loro…».