Una nuova "corsa al carburante" in America si sta velocemente trasformando in un isterismo generale che, negli scorsi giorni, ha portato molti cittadini del sud-est degli Stati Uniti a fare di tutto pur di ottenere benzina a sufficienza per le prossime settimane.
Il motivo scatenante? Un'improvvisa carenza di carburante in tutto il Sud degli Stati Uniti dovuta a un attacco hacker del gruppo DarkSide che venerdì scorso ha paralizzato Colonial, il principale oleodotto statunitense. Gli hacker sono riusciti a paralizzare il colosso per una durata di quasi sei giorni causando uno scossone tra domanda e offerta del greggio, facendo schizzare il prezzo di un gallone oltre i 3 dollari, e portando così a un generale panico tra gli automobilisti americani.
La notizia dell'attacco hacker, l'improvvisa chiusura di Colonial e i dubbi su quando l'oleodotto sarebbe potuto tornare in attività hanno causato la corsa al carburante, con scene surreali riprese da altri cittadini e caricate sul web. Secondo il Washington Post almeno 12 mila stazioni di servizio sarebbero rimaste senza carburante mentre gli automobilisti riempivano barili, taniche o - in assenza di altro - anche buste di plastica della spesa. In alcuni casi si è addirittura arrivati alle mani, con risse e pestaggi causati dalla troppa domanda di carburante.