Una protesta pacifica contro l’inciviltà in risposta di un gesto ignobile. È questo ciò che ha fatto con coraggio Priscilla Losco, studentessa 26enne di Milano rimasta paralizzata otto anni fa a causa di un grave incidente. In quattro giorni la sua auto è stata vandalizzata per due volte e sua madre, per evitare di trovarsi ancora con le gomme squarciate, ha dovuto nasconderla lontana da casa, una difficoltà quotidiana non da poco.
Ma Priscilla non ha voluto far vincere i barbari e ha messo in piedi una singolare, quanto efficace, dolce rivoluzione. “Ho deciso di parcheggiare me stessa – ha raccontato la ragazza al Corriere –. Tre giorni a settimana devo andare in ospedale, per me tutto è difficile, ogni giorno affronto un ostacolo. È faticoso anche per mia madre”. Mascherina, cellulare e un tablet per seguire le videolezioni della facoltà di Linguaggi dei media, chi passa legge i cartelli, si ferma per darle conforto e consigli. “Vuoi bucarmi anche le ruote della carrozzina?” recitano.
“È successo sempre solo alla mia auto, sarà qualcuno della zona – ha continuato –, forse questo mio diritto ha dato fastidio, ma di questo parcheggio farei volentieri a meno”. La disavventura di Priscilla è rimbalzata ovunque, telegiornali, social e giornali ma finché non sarà davvero fatta giustizia, lei non si arrenderà. Perché è vero l’ignoranza e la stupidità si possono battere con la cultura e l’educazione. Ma questi gesti agghiaccianti, si cambieranno soltanto con la solidarietà e, soprattutto, con il coraggio di fermare la stupidità, fermandola in partenza.