Si è chiuso con un patteggiamento milionario lo scandalo che aveva investito l’ex Fiat Chrysler Usa, ora Stellantis. Dopo essersi dichiarata colpevole solo di un capo di imputazione, e cioè cospirazione tra il 2009 e il 2016 per violazione della legge sulle relazioni sindacali, ora dovrà pagare una multa di 30 milioni di dollari, circa 25,6 milioni di euro. Si tratta della conclusione del caso sulle tangenti pagate dalla ex Fiat ad alcuni dirigenti del sindacato United Auto Workers (Uaw) attraverso il centro di formazione Uaw – Chrysler, gestito congiuntamente per otto anni. Il patteggiamento è stato approvato lo scorso 17 agosto dal giudice federale Paul Bormandi di Detroit, Michigan, e prevede poi tre anni di monitoraggio indipendente per verificare il rispetto delle leggi sul lavoro e degli obblighi concordati con i giudici, la chiusura del centro di formazione Fca-Uaw, controlli interni.
Nell’ambito dell’inchiesta, si erano dichiarati colpevoli tre ex dirigenti Fca e 12 sindacalisti, per questo sono stati condannati a diversi anni di carcere. Secondo quanto accertato, le tangenti effettivamente versate ammontavano a 3,5 milioni di dollari (3 milioni di euro) che, secondo l’accusa, erano destinate ad alcuni leader sindacali per offrire concessioni e vantaggi a Fiat Chrysler Automobiles durante le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro.