Piccole persone, grandi problemi. Era una giornata tranquilla alla Zanzara, c'era Lorenzo Ruzza, il king degli orologi, che disquisiva amabilmente con Caterina Collovati su un tema di conversazione elegante e profondo: meglio un marito che va a putt*ne, o un traditore innamorato dell'amante? Giuseppe Cruciani, squisito anfitrione, gestiva il dibattito con moderazione. Andava tutto bene, finché non sono subentrati altri ospiti che hanno spostato il convivio su tematiche letteralmente più basse. L'ospite si chiama Pitiq, ed è un nano. Entra in studio con un baule Luis Vuitton, proclamando che era la sua lussuosa dimora. Le sue prime parole, però, sono un grido d'accusa: “Sono qui perché l'altra volta avete ospitato quel nano di mer*a. Quello che si è fatto noleggiare da, come si chiama, Michelle Comi. Sono qui per difendere la categoria dei nani. Sono di Firenze, ho un lavoro normale ma anche un secondo lavoro. Sì, faccio serate, collaborazioni. Non mi faccio affittare come quell'altro nano di mer*a. La parola affittare la odio, non siamo degli oggetti”. Poteva anche finire qui, se non fosse stata La Zanzara. Immancabile, Cruciani aveva apparecchiato tutto per ingigantire la polemica, e quando in studio sono arrivati Michelle Comi e Tatteo, il suo “nano in affitto”, è diventato uno scontro tra titani.

Michelle Comi, che non è diventata famosa per la sua statura morale, passa subito alle armi basse contro Pitiq: “Ho affittato pure te, tempo fa. Ti ho affittato e ti ho addobbato per bene. Ti ho addobbato da Superman, mi sembra”. Lui replica: “Ma che affittato, abbiamo fatto una collaborazione in discoteca e me ne sono andato. Fammi vedere dove mi hai affittato, che se non c'erano Cruciani e Parenzo qui, non eri più nessuno”. Comi non è d'accordo: “Scusa, io ti ho affittato. Se ti danno duemila euro per una serata non è affittare?”. “Ma che c'entra?”, risponde lui, “Se io faccio una serata e mi pagano va bene, ma è ben diverso da fare come Tatteo, l'altro nano che ti ha portato le borse in giro per Milano”. Pitiq si riferisce a una precedente puntata della Zanzara, in cui il suo avversario era comparso vestito da “Nanopardo”, raccontando di aver fatto da portaborse alla Comi. Parli del diavolo, e spuntano le corna. In questo caso, spuntano un mantello e un paio di guantoni da boxeur. Entra Tatteo, ed è subito guerra tra i due. Anche i nani, nel loro piccolo, si incazzano. “Signori, è arrivato il giullare”, grida Pitiq: “Ma com'è vestito? Da Superman?”. “L'ho affittato, e lo vesto come voglio”, risponde la Comi, versione Biancaneve sadica. I due piccoli litiganti iniziano a battibeccare, e siccome Tatteo ha un accento non valdostano, Cruciani decide di interrompere e lanciare la cosa come se fosse un incontro di boxe: “Fermi tutti, fermi tutti. Il nano terr*ne contro il nano fiorentino. Fermi tutti”. Inizia la rissa.

Inizia Pitiq: “Ti ho portato un voucher per il logopedista, così impari a parlare. Sono 10 lezioni gratis, te le offro io visto che non sai parlare perché sei terrone. Sei del Sud, terra bellissima, ma tu la infanghi”. “Io sonnato in Buglia, ghevvoi da me”, risponde Tatteo, “Io mi chiamo Matteo, tu zei un gatapalle. Tu devi parlare guando il gallo falluovo, guando la gallina fa la piscia”. Poi si rinfacciano qualcosa relativo a una serata. Pitiq accusa Tatteo: “Sei la vergogna dei nani, perché ti sei fatto affittare”. Tatteo risponde: “Bure tu, zei andato a Piagenza vestito da Spaidermè”. “Perché sono andato io a Piacenza, che ci dovevi andare tu?”, contrattacca Pitiq. Risponde la Comi: “Posso assicurare che non è andato perché era in Spagna a scopare, e ha perso il volo”. A questo proposito, Cruciani chiede a Pitiq: “Ricevi mai richieste di prestazioni sessuali?”. “Certo che le ricevo, continuamente. Sai qual è la regola della L? Io c'ho una minch*a così. Cruciani, la differenza tra me e voi è che io la lecco in piedi, mentre voi vi mettete in ginocchio, capito?”. Un finale più grandioso di così, non ce lo si poteva aspettare. Ma, dulcis in fundo, Michelle Comi ha poi postato su Instagram un video dei due nani che si prendono a pugni, entrambi coi guantoni e ovviamente senza colpi sotto la cintola, vicino a due maxicassoni dell'immondizia, probabilmente quelli aziendali di Radio24. Una scena che, fosse stata in bianco e nero, avrebbero potuto girarla Ciprì e Maresco per Cinico Tv. Perché il trash è anche questo: poesia.


