Può la tradizionalissima pizza napoletana, orgoglio italiano in tutto il mondo, essere preparata da una macchina per mezzo dell’intelligenza artificiale? Ma soprattutto, può questa pizza made by Ai essere uguale identica all’originale, quella fatta da “mani umane”, tanto da replicarla, da Napoli, Modena fino alla Repubblica Ceca?
Non si tratta di una nostra folle fantasia e la menzione a Modena non è dunque casuale, perché l’idea è stata lanciata nientemeno che dallo chef con tre stelle Michelin Massimo Bottura, titolare della nota Osteria Francescana - che si trova proprio a Modena - e che è stata due volte premiata come miglior ristorante al mondo da The World's 50 Best Restaurants. In una recente intervista con il presidente e cofondatore di Linkedin, Reid Hoffman, poi pubblicata anche sul profilo Instagram di Bottura, lo chef ha detto: “Pensando alla tecnologia e all’intelligenza artificiale, fare la pizza è un esercizio davvero complesso, ma se hai una macchina con un approccio freddo a tutto ciò che si deve fare, una macchina che fa da sola il sugo di pomodoro perfetto, che mette il perfetto dosaggio di olio extravergine, l’origano, l’impasto alla giusta temperatura eccetera, puoi fare una pizza che è uguale a Modena, ma anche per esempio nella Repubblica Ceca, cotta con la stessa perfezione” aggiungendo anche che secondo lui “si può replicare la pizza napoletana, così si permette allo chef di dedicarsi ad altro. Così non ci sono gli errori quotidiani “umani”, perché fa tutto la macchina e il prodotto viene perfetto, senza dover correggere niente, come con gli ‘errori umani’”.
L’idea un po’ bizzarra presuppone quindi che anche un lavoro “manuale” a tutti gli effetti – e forse bello anche per questo – come quello del cuoco, e in particolare del pizzaiolo, possa essere sostituito dalle macchine, per permettere di dedicarsi ad altro. In primo luogo, viene però da chiedersi: ma se il cuoco o il pizzaiolo non si dedica, appunto, a cucinare e fare la pizza, ma una macchina lo fa per lui, lui a cosa serve? Non si perde tutto il senso e la maestria del lavoro in cucina? D’altra parte, lo chef dice anche che la macchina “non farebbe gli errori umani”. Ma siamo davvero sicuri che le macchine non sbagliano mai? Alla fine, senza pensare a robot da cucina iper-sofisticati, ogni tanto anche la macchina del caffè e il Bimby si possono inceppare, e poi siamo davvero sicuri che la pizza napoletana preparata da una macchina sarebbe perfettamente uguale a quella fatta con la sapienza, la cura e l’attenzione di un essere umano?
Probabilmente se chiedessimo a un pizzaiolo napoletano, magari anche a uno famoso come Gino Sorbillo, potrebbe storcere un po’ il naso, se non gridare direttamente al sacrilegio, ma oltre al problema del gusto, c’è da prendere in considerazione un'altra questione ben più seria: se le macchine fanno tutto al posto nostro, a noi umani, che resta da fare? Il tema delle macchine che sostituiscono l’uomo in molte professioni non è una cosa di oggi, ovviamente, ma risale al secolo scorso. Negli anni abbiamo visto diverse professioni sparire o perlomeno ridursi, dalle macchinette dei biglietti in stazione e gli sportelli automatici, che hanno sostituito casse fisiche con sportelli e persone in carne e ossa, alle casse automatiche nei supermercati, ma cosa succederebbe se anche i cuochi venissero sostiuiti dalle macchine? Sotto al video di Massimo Bottura numerose sono state infatti le polemiche proprio su questo punto da commenti come “No, Bottura, cosa mi dici mai” a una lecita domanda “So the future is unemployement?” (‘Quindi il futuro è la disoccupazione?’).
Del resto, il ristorante di Massimo Bottura, l’Osteria Francescana, è rinomato – e molto costoso – proprio perché, in teoria, i piatti sono preparati da mani umane. Ma se le preparazioni fossero fatte solo da macchine, quale sarebbe la differenza con qualsiasi altro ristorante o trattoria di periferia con prezzi molto più contenuti? Insomma, un gran numero di interrogativi e per ora nessuna risposta, che fanno seriamente dubitare su Bottura. Forse, questa volta, lo chef ha toppato alla grande.