“Abbiamo un marchio che esiste da quasi 100 anni e dobbiamo rispettarlo” – Lo ha detto Francesco Milicia, direttore vendite globali e servizio post vendita di Ducati in una intervista alla rivista britannica MCN. Una affermazione che è figlia dell’ormai noto orgoglio tipico di chi veste i colori di Borgo Panigale e che, nello specifico, fa riferimento alla consapevolezza, da parte dell’azienda italiana, che i prezzi delle sue moto sono più elevati rispetto ad altri prodotti del mercato. “Non ci interessa competere con produttori più economici” – ha aggiunto. Segno che in Ducati la linea resterà quella dell’esclusività e della ricerca continua verso una sempre maggiore qualità, anche a dispetto, a volte, di una certa tradizione, come accaduto per il telaio a traliccio, per il bicilindrico o, più recentemente, per la rinuncia (vedasi Multistrada V4) al desmo. Ma all’essenza della tradizione non si può rinunciare, soprattutto quando ci si chiama Ducati. E a Borgo Panigale ne sono più che consapevoli, tanto che la svolta elettrica a cui tutti i marchi sembrano ormai assoggettarsi senza neanche tentare di battere strade alternative, in Ducati è ancora alle fasi di studio.
Non per incapacità di adeguarsi al tempo che passa o per insensibilità verso i temi dell’ambiente, ma per volontà di non rinunciare definitivamente al motore endotermico e a una tradizione che deve essere accordata al futuro, ma non abbandonata. “Produrremo presto una Ducati elettrica? No – ha affermato Milicia - Crediamo che per il tipo di macchina che stiamo attualmente producendo, una moto elettrica non possa garantire divertimento, autonomia, leggerezza. Caratteristiche che i piloti e i clienti Ducati si aspettano. “Stiamo studiando con attenzione anche altre soluzioni – ha concluso il manager di Borgo Panigale - per andare verso zero emissioni o limitare fortemente le emissioni, come il carburante sintetico. Altri marchi del nostro gruppo come Porsche stanno esaminando questo sviluppo ed è qualcosa che stiamo considerando a medio termine".