Non è solo design. E se da un lato possiamo dividerci tra duri e puri del termico ed ecofuturisti dell’elettrico, su una cosa possiamo essere tutti d’accordo: quelli di Urbet hanno osato. E quelli che osano ci piacciono!
Ecco perché abbiamo scelto di dedicare tempo e spazio all’Ego, lo scooter (o moto?) elettrico della startup spagnola. L’Urbet Ego, inutile negarlo, si ispira alle cafè racer e non passa certo inosservato. Anzi, non passa neanche inascoltato, visto che tra gli optional previsti da Urbet c’è pure la possibilità di riprodurre il sound di una vera motocicletta.
Lo stesso Santiago Diaz Pache, amministratore delegato di Urbet, lo ha definito “un capriccio creato per essere guardato, ma anche per conquistare una fetta di mercato fino ad ora trascurata: quelli che vogliono muoversi con agilità e nel rispetto dell’ambiente nelle città, senza rinunciare alla stravaganza”.
Un capriccio, quindi, che nasconde anche sostanza. Nello specifico un motore da 3.000 W capace di raggiungere i 90 km/h, con una autonomia di circa 110 km. Il tutto grazie ad una batteria al litio da 75 v che si ricarica a pieno in circa 7 ore.
Oltre all’estetica, che segue linee curve che ricordano un po’ i primissimi velocipedi a motore, Ego vanta soluzioni sofisticate anche per quanto riguarda le dotazioni tecniche. L’anteriore, infatti, evoca quello della Bimota Tesi, con tanto di soluzioni già viste sulle BMW GS e non solo. Dietro, invece, c’è un classico mono. Mentre per la strumentazione non manca l’ormai indispensabile display LCD. Un utile giocattolo da città che è già in commercio a cifre più che abbordabili: tra i 2.500 e i 3.000 Euro.