Che sia per le auto, per dei quadri, per l’eredità o addirittura per il bitter da bere durante gli aperitivi, John Elkann finisce sempre per creare polemica. Poche settimane fa il presidente di Stellantis e della Ferrari, quasi inaspettatamente, ha rilasciato un’intervista al quotidiano L’Avvenire piuttosto privata, in cui non ha parlato solamente della sua visione riguardo le imprese che detiene, ma ha rivelato anche aspetti segreti del suo passato; come i presunti maltrattamenti che ha dichiarato di aver subito, insieme al fratello Lapo e alla sorella Ginevra, da piccolo da parte della madre (con cui è in guerra legale) Margherita Agnelli. E adesso, altrettanto inaspettatamente, Jaky, come viene chiamato dagli amici, torna a rilasciare dichiarazioni a un’altra testata italiana. Questa volta, infatti, John ha scelto il Corriere della Sera per parlare del suo passato, ma soprattutto del presente e del futuro del Cavallino di Maranello, commentando anche alcuni rumors che girano attorno alla rossissima scuderia di Formula 1. Della sua infanzia, ha detto ai giornalisti Daniele Dallera e Daniele Sparisci, ricorda “la F40 e la Testarossa di mio nonno (Gianni Agnelli, ndr). Con mio fratello le accendevamo di nascosto. Avevamo meno di dieci anni”. Poi le prime gare vissute dal paddock, “eravamo bambini – ricorda Elkann – negli anni ottanta”; ma i suoi ricordi più belli legati alle corse del Cavallino risalgono “al periodo di Todt e Schumacher”. E a proposito del campione tedesco, “l’anno prossimo – ha voluto sottolineare John – ricorreranno i venticinque anni dal primo mondiale che vinse con la Ferrari. Capito già – ha dichiarato – quanto fosse straordinario non solo come pilota ma anche come uomo. Gli insegnamenti di Michael sono ancora presenti a Maranello dove passava molto tempo, anche con i figli […] La Ferrari è davvero una grande famiglia. E Michael – ha detto ancora Elkann – ne fa tuttora parte”. Ma la storia recente del Cavallino passa anche per la “complicatissima” estate del 2018…
Ovvero “la complicatissima e dolorosa – come l’ha descritta Elkann – perdita di Sergio (Marchionne, ndr) a cui ero molto legato”. Adesso, però, a Maranello si guarda al futuro, con l’apertura del nuovo stabilimento e-Building dove verrà realizzata anche la prima supercar elettrica della casa italiana, “la sintesi di un impegno che riguarda insieme le persone la tecnologia e l’ambiente” ha detto il presidente della Rossa parlando della fabbrica appena inaugurata alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Inoltre, riguardo agli ultimi anni passati al fianco dell’amministratore delegato Benedetto Vigna, il nipote dell’Avvocato ha rivelato come “abbiamo realizzato modelli di grande successo che Ferrari non aveva mai prodotto nella sua storia”, mentre sul lato sportivo ha confessato che vincere è “una responsabilità, condivisa con chi lavora qui”. E sulla futura supercar full electric, che dovrebbe arrivare a fine 2025, Elkann ha voluto rassicurare tutti, ammettendo come si tratti di “un’altra grande opportunità […] chi sarà al volante della nostra elettrica – ha detto – proverà emozioni altrettanto forti, ma in modo diverso”. Auto ma non solo, infatti il Cavallino sta per lanciarsi in mare insieme a Giovanni Soldini, “una bellissima sfida […] siamo impegnati in un progetto completamente nuovo, che ci proietta nel futuro”. Ma tornando sulla F1, intorno alla scuderia della Ferrari in questi giorni si aggira un rumors di quelli pesanti: ma Adrian Newey, attuale direttore tecnico della Red Bull, vestirà rosso dalla prossima stagione? A questo proposito Elkann non ha voluto né confermare né smentire queste voci. “Ci sono tante valutazioni da fare – ha commentato –, bisogna fare attenzione”. E sul ritorno alla vittoria mondiale della Ferrari, Jaky ha rivelato che “lavoriamo sempre per quell’obiettivo: quest’anno abbiamo visto dei progressi e anche delle difficoltà”. L’anno buono sarà il prossimo con il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton al fianco di Charles Leclerc?