Fabrizio Corona torna OnAir con il superlativo Avvocato Chiesa: questa volta niente gossip né accuse, si parla di riforma della giustizia. Niente di noioso, con Corona si va sul sicuro. Il punto di partenza è la prossima udienza a Palazzo Chigi, seguita alla denuncia per diffamazione partita da Giorgia Meloni contro mister Falsissimo, ma si parla anche di Alberto Stasi, Bossetti, Amanda Knox, Raffaele Sollecito, e del caso di Giardiello, protagonista di una strage in Tribunale 10 anni fa. Ma i fuochi d’artificio arrivano nel finale, quando la serietà dei temi si trasforma in un’intervista comica all’Avvocato Chiesa, interrogato su Fedez, Francesco Totti, Trump, Musk e Rita De Crescenzo. Andiamo.
Corona: Ok, ma qual è il reato che ho commesso secondo l’accusa? Una diffamazione. Una diffamazione normale? Normale, sì. Ma scusi, nel momento in cui scriviamo una cosa su un giornale e lei (Meloni) denuncia: è possibile che si muovano 30-40 persone dell’autorità giudiziaria? Che si facciano 40 interrogatori, 20 sequestri?
Avvocato Chiesa: È successo questo, sì. E guardi, mi chieda: quante volte mi è capitato in carriera? Mai. Solo questa volta. Mai prima. L’ho detto anche in udienza. La lista testi del Pm era sovrabbondante. E al giudice ho detto: Non stiamo facendo un processo per narcotraffico internazionale, in fondo è solo una diffamazione.
Corona: Negli ultimi giorni ci sono state polemiche: non vogliamo citare più certi nomi, ma qui la querela è partita subito. Ed è giusto che un premier, con tutti i problemi che ha, si muova per difendere un suo collaboratore?.
Avvocato Chiesa: Sta parlando di Manlio Messina?
Corona: Sì, amico mio da quando eravamo ragazzini. Ha iniziato con Fratelli d’Italia quando la Meloni non era ancora premier. Oggi è parlamentare. Però la differenza è che a lei non interessa nulla, a lui sì, ha la famiglia. Si è infatti presentato in udienza, si è costituito parte civile. E ha rilasciato mille interviste. Beh, allora uno si chiede: non è che un po’ la sta usando anche per fare promozione politica? Questo non lo so. Però, è normale che un parlamentare da Catania venga a Milano per la prima udienza? Ma secondo lei è normale che un deputato venga alla prima udienza e mi attacchi? Perché mi attacca? Ha fatto un po’, come si dice in siciliano, lo spacchiusu.
Avvocato Chiesa: Guardi, secondo me in questo caso la diffamazione non esiste. Ho chiesto al giudice una sentenza di proscioglimento immediata. Allora, quando parte un processo, si tiene un’udienza predibattimentale — cioè prima ancora che inizi davvero — per decidere se vale la pena andare avanti oppure no. Io ho detto: Ma se scrivere ‘Sarà questo l’uomo che riporterà la gioia nel cuore della premier’ è diffamazione… allora giudice, faccia una sentenza subito. E lui? Ha detto: No, facciamo il processo.
Corona: Io uso questa situazione per una metafora: la presidente del Consiglio, che ha un sacco di problemi e dovrebbe occuparsi degli italiani, impiega polizia, magistrati, tribunali… per un processo che non vale la pena.
Avvocato Chiesa: No, attenzione. Non è lei che li impiega. Lei ha sporto querela. Poi l’autorità giudiziaria si è mossa, e velocemente. Non dire che è stata lei a muovere tutto questo, perché non è vero.
Corona: Scusi, faccio una domanda da finto ignorante: l’autorità giudiziaria, in un’inchiesta qualsiasi, coinvolge polizia giudiziaria, carabinieri, mezzi e tutto, giusto?
Avvocato Chiesa: Sì, per cercare le prove di colpevolezza o anche di innocenza. La legge lo prevede, anche se di solito è l’accusa a dover portare le prove. Ma in teoria dovrebbero cercare anche quelle a favore dell’imputato.
Corona: È come il caso Stasi, che è stato riaperto dopo dieci anni. Hanno risentito persone già interrogate. Tutti i giornali ne hanno parlato. Stasi era difeso da un grande professore. Il caso è complesso. E voglio raccontarvelo, perché è emblematico. Paragone forte, ma ci sta. Perché lì c’è una condanna pesantissima, 16 anni, senza prove certe. Con carabinieri che hanno inquinato la scena del crimine. Errori clamorosi da parte degli inquirenti.

Avvocato Chiesa: E poi c’è quella frase: oltre ogni ragionevole dubbio. Il principio base della giustizia.
Corona: Esatto. E nel caso Stasi, quel dubbio c’era eccome. Come nel mio caso, con questa querela per diffamazione. Due pesi e due misure. Avvocato, com’è possibile che abbiano condannato Stasi con quegli elementi? Non solo senza prove, ma con errori evidenti. Una sentenza della Cassazione in cui si scrive che ha inscenato una violenza domestica, quando esiste una telefonata che parla chiaramente di omicidio. Hanno scritto il contrario. A me è successa una cosa simile, in piccolo, eh. Ho preso 5 anni. Ma immaginate prendere 16 anni per omicidio, con una sentenza scritta in quel modo.
Avvocato Chiesa: Guardi, noi abbiamo il dovere di parlarne. Anche se a nessuno importa più del caso Stasi, resta un esempio di come la giustizia possa sbagliare. Il principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio è fondamentale. E il principio di non colpevolezza anche. Ma quello che ho visto io, in 40 anni di professione, non è più questo.
Corona: Per fortuna, ogni tanto si trovano ancora procuratori seri. Come il procuratore capo di Pavia, che è una persona in gamba, e che ha deciso di riaprire il caso. Stasi, dopo che si è fatto dieci, undici anni, ora esce perché è sceso sotto i quattro anni. Può andare libero. Ma ha scontato un sacco di pena. Il padre è morto. La famiglia è stata distrutta per questa cosa qua. La roba assurda è anche che i genitori di Chiara Poggi lo vogliono colpevole. Perché gli basta avere un colpevole. Ma questo è umanamente comprensibile. Non è una reazione umana, quella della famiglia Poggi? La domanda è questa: se Stasi poi viene dichiarato non colpevole, dopo tutto questo tempo, chi è il giudice o il Pm che ne paga le conseguenze?
Avvocato Chiesa: Nessuno.
Corona: E questo è un problema. Le faccio un’altra domanda e poi ritorniamo su Stasi. Noi siamo stati a processo. Abbiamo una sentenza. Siamo in attesa di una sentenza che noi speriamo sia giusta, dalla nostra visione. Un Pm ci ha indagato, ha fatto un’accusa di tentata estorsione con degli atti modificati clamorosi. E non solo! Quando sono emersi gli atti modificati, ha avuto il coraggio di non considerare gli atti modificati e di chiedere una pena. Ma alla luce di un anno di processo, le spese degli avvocati, quello che è uscito sui giornali.. Nel caso che io dovessi essere assolto, la sua punizione qual è? Zero. Ma zero! Ma le sembra normale questo?.
Avvocato Chiesa: Ma assolutamente no.
Corona: Ma sono anni che lo dico! Il sistema giudiziario sconta questo problema. Andrà tutto a posto nel momento in cui ci sarà la responsabilità di chi sbaglia. Come tutti i professionisti. Perché la mentalità deve diventare quella del professionista. Fa carriera chi sbaglia meno, come in tutti i settori della vita. Perché prima di prenderti la responsabilità di fare una sentenza sbagliata, ci pensi 800.000 volte. Devono diventare dei professionisti. Volete sapere perché vi dico questo? Io sono colpevole. Ho fatto un sacco di reati. Li ho pagati. Poi alcuni li hanno esagerati. Ma questa roba qui, un giorno, anche se voi non ve lo aspettate, può succedere a voi. E quando vi scontrerete con queste persone vi domanderete: Cos’è? Perché? Che cosa posso fare? Non potete fare niente. Nel momento in cui, in primo grado, vengono condannati Amanda e Sollecito, in secondo grado, dopo un clamoroso processo, vengono assolti. E rimane in galera una persona che ha già fatto dieci anni di galera, perché ha patteggiato una pena di quindici anni per omicidio in concorso.
Avvocato Chiesa: Spieghiamo cos’è l’omicidio in concorso. Il concorso vuol dire che siamo io, te e Amanda.
Corona: Scusi avvocato, una domanda. Ma Amanda è Amanda Knox?
Avvocato Chiesa: No, Amanda non è Amanda Knox. Amanda è la nostra, quella del nostro caso.
Corona: Io ammazzo la persona, giusto? Tu mi accompagni con la macchina, e Amanda è di fuori che dice: bravo, bravo. Ok, tutti e tre siamo responsabili. Ma nel momento in cui viene assolta Amanda, e questo è un problema, quella persona che ha fatto dieci anni… non dovrebbe essere scarcerata immediatamente?
Avvocato Chiesa: Io non conosco gli atti, ma sono obiettivamente un po’ perplesso. Perché in sostanza quest’uomo non sarebbe in concorso con nessuno.
Corona: Attenzione, mi prendo la responsabilità di quello che dico. Oggi è una puntata che mi sento così. Mi è ritornata la voglia di giustizia. C’è un caso in Italia che prima o poi tratterò a Falsissimo. È un caso famosissimo. Mi prendo la responsabilità. Chiesa non sa neanche di cosa parliamo. Ma quando veniamo qua, parliamo giusti, che sia chiaro. Non diciamo prima. Si chiama Giardiello. Giardiello è uno che ve lo ricorderete: tanti anni fa entra in tribunale per un processo di bancarotta. Rischiava quattro anni. Ed era incensurato. Quattro anni! Cioè, non si sarebbe fatto neanche galera. Ma gli portavano via tutto il lavoro, perché Polimeni aveva portato l’azienda a bancarotta. Andava a quattro anni, magari ne scontava due in galera. Gli portavano via l’azienda. E lui cosa fa? Arriva a entrare con una pistola, uccide l’avvocato della controparte — che era il suo avvocato — e un giudice. Lo ammazza nella sua sedia. Tanto è vero che è stato un grandissimo shock, perché era entrata un’arma al tribunale. Ovviamente ha preso il massimo della pena: l’ergastolo. Non uscirà mai. Perché ha ucciso un giudice, un avvocato, nel tribunale di Milano. Una persona umana che rischiava una pena di quattro anni, che arriva, perché si sente impotente contro un colosso come la magistratura, a commettere un omicidio e prendersi l’ergastolo. Quindi buttare la sua vita. Io ho dovuto tagliarmi le vene, avere ottanta punti di sutura, per chiedere giustizia in questo Stato in cui la magistratura. E lo vediamo con gli ultimi casi: anche il caso Bossetti, anche il caso di Avetrana. Specialmente quando i processi diventano mediatici, sono tutti casi un po’ particolari. Avvocato, lei lo sa, ne ha fatti tanti. Fino a quando non si fa questa benedetta riforma della giustizia, ci potrebbe essere una sollevazione popolare. Ci potrebbero essere veramente agitazioni da parte della gente normale. Io mi auguro di no, ma la riforma della giustizia è improcrastinabile.La giustizia va riformata. Non perché io non abbia pagato la mia pena—ho fatto 8, 9, 10 anni. E se ci sarà un'altra condanna, la pago, la sconto. Ma va riformata perché potrebbe succedere a voi. Chiudo con lui, con il nostro amico.
Avvocato Chiesa: Chi?
Corona: Il nostro amico difeso dall’avvocato Minni.
Avvocato Chiesa: Prima di tutto, non è Minni, è l’avvocato Minniti. E secondo, piantala con Federico. L’avvocato Minniti è nostro amico, sì. È un bravissimo ragazzo.

Corona: Non possiamo non chiudere con Federico.
Avvocato Chiesa: Federico?
Corona: Non ne avevamo parlato. Ci aveva fatto un ammonimento, una richiesta. La domanda è: Sono stato ammonito o escluso? È come un cartellino giallo?
Avvocato Chiesa: Ma neanche. Neanche bianco. Era solo una richiesta.
Corona: I giornali non ci hanno capito un cazzo. Zero.
Avvocato Chiesa: Ok, zero.
Corona: Avvocato Chiesa, com’è finita questa richiesta di ammonimento?
Avvocato Chiesa: Non lo so... no, lo so: è stata rigettata.
Corona: Quindi?
Avvocato Chiesa: Allo stato attuale, sì. C’è una richiesta di accesso agli atti da parte della difesa. Il questore ha detto: Non rompere il cazzo. Se avesse voluto fare l’ammonimento, l’avrebbe già fatto. Di fatto è stato rigettato. Questo passaggio porta molto probabilmente a un’archiviazione.
Corona: Abbiamo scritto al procuratore, al questore... ci sono prove evidenti.
Avvocato Chiesa: In teoria, se ci fosse archiviazione, potremmo denunciarlo per diffamazione per quella puntata dell’Alessandrino della Giusta.
Corona: Quando lui mi dà dell’infame. Potremmo denunciarlo per un reato più grave: la calunnia. Perché ha fatto una denuncia per diffamazione su una roba che è comprovato non essere vera.
Avvocato Chiesa: Sì, in teoria sì.
Corona: Che reato è la calunnia?
Avvocato Chiesa: Molto grave. Pena molto più alta della diffamazione. È un reato contro l’amministrazione della giustizia.
Corona: Se io telefono a Minni...
Avvocato Chiesa: Tu non telefoni a Minniti.
Corona: Se io telefono a Feffo...
Avvocato Chiesa: Chi è Feffo?.
Corona: Federico.
Avvocato Chiesa: Beh, questo è un altro discorso. A Minniti ci parlo io, non tu.
Corona: Ma se io gli dico: Senti, non ti voglio querelare per calunnia, però mi dai 100k…?.
Avvocato Chiesa: No. Non si dice in televisione..
Corona: Però potremmo denunciarlo. Però è Federico, è un re. Se prende 6 anni... Non gli vogliamo far prendere 6 anni. Gli abbiamo già fatto abbastanza. Non scherziamo. Neanche per ridere.
Avvocato Chiesa: Dipende da cosa dici.
Corona: Mi dissocio. Minni, Fede, io denunce non ve ne voglio fare. Rimettetemi la puntata e siamo a posto.
Avvocato Chiesa: Quale puntata?.
Corona: Quella mia che mi hanno tolto. Quella dei 5 milioni di visualizzazioni.
Me l’hanno tolta dal mio canale. Rimettetemela e facciamo pace. Posso dirlo qua?.
Avvocato Chiesa: Non glielo puoi dire. A parte che non è Minni, è l’avvocato Minniti.
E poi lo hai già detto tu, che cavolo vuoi da me?.
Corona: Attenzione, ultima cosa: abbiamo fatto uno Speciale Falsissimo devastante. Secondo me, il mio amico Francescone Totti ha commesso un reato: il 377 del Codice Penale..
Avvocato Chiesa: Non le chiedo se ha commesso il reato.
Corona: Che reato è?.
Avvocato Chiesa: Subornazione. Se non ricordo male, subornazione di testimone.
Corona: Che cos’è?.
Avvocato Chiesa: È il reato di dire a qualcuno: Non parlare. È grave. Penalmente.
Corona: Che pena prevede?.
Avvocato Chiesa: Credo dai due ai sei anni. Una roba del genere.
Corona: Avvocato Chiesa, vinceremo il processo con la Meloni?.
Avvocato Chiesa: La Presidente del Consiglio? È indifferente che lo sia. In aula siamo tutti uguali.
Corona: Avvocato Chiesa, Stasi verrà considerato innocente alla luce delle nuove indagini?.
Avvocato Chiesa: Non lo so. È una questione delicata. Dico solo che il dottor Fabio Napoleone, procuratore capo di Pavia, è una persona intelligente e capace. Se ha riaperto qualcosa, c’è.
Corona: Avvocato Chiesa, ha visto quel video americano con i detenuti messicani tutti rasati, con la responsabile della sicurezza dietro?.
Avvocato Chiesa: Chi?.
Corona: Trump. Ha fatto un video per dare un’immagine del potere. La sua giustizia è quella roba lì. Che ne pensa?.
Avvocato Chiesa: Di Trump? Ma dai… è un deficiente. Un dittatore con una fetta di polenta in testa. Sembra Biscardi.
Corona: Avvocato, cosa pensa della manifestazione dei 5 Stelle di ieri? Hanno scelto come volto femminile Rita De Crescenzo. Lei sa chi è?.
Avvocato Chiesa: No, ma posso andarmene?.
Corona: Ma lo sa chi è?.
Avvocato Chiesa: No! E comunque non devo parlare dei 5 Stelle.
Corona: Ha visto la conferenza di Salvini con Elon Musk?.
Avvocato Chiesa: Sì, ho visto..
Corona: Secondo lei, Musk sa chi è Salvini?.
Avvocato Chiesa: Boh. Se era lì, lo saprà..
Corona: E Salvini sa chi è Musk?.
Avvocato Chiesa: Si saranno parlati..
Corona: E secondo lei Musk sa chi sono io?.
Avvocato Chiesa: Secondo me sì..
Corona: Allora non potrebbe chiamare me, invece di quell’altro lì?.
Avvocato Chiesa: Ma proviamoci!.
Corona: Ha visto il nuovo programma di Ilary Blasi? Si chiama The Couple.
Avvocato Chiesa: Ma secondo te io guardo The Couple?.
Corona: Il premio è un milione di euro. Parteciperebbe?.
Avvocato Chiesa: No.
Corona: Avvocato, parliamo di qualcosa di serio. Ha saputo di Sgarbi?.
Avvocato Chiesa: Sì. Mi dispiace molto. Ha una depressione grave. È coinvolto anche in una vicenda giudiziaria legata a dei quadri.
Corona: Secondo lei c’è un collegamento tra le due cose?.
Avvocato Chiesa: Assolutamente sì. Le indagini fanno ammalare le persone. Ne ho visti tanti di casi.
Corona: Ho un audio di Morgan. Mi ha detto una cosa molto intelligente: Rinunciare alla grandezza di Sgarbi, alla sua intelligenza e al suo supporto è ingiusto. Sgarbi è unico. Per un errore non si può buttare via tutto. Perché un errore si può fare. Che ne pensa?.
Avvocato Chiesa: Penso che, come dico sempre, il carcere non serve a nulla. Serve solo a togliere dalla strada chi è davvero pericoloso. Tutti gli altri non devono andarci. Perché il carcere spegne la mente, soprattutto se è brillante. A meno che tu non sia Fabrizio Corona: lì è stata dura, ma non si è spenta.

