Sono ancora molto gli elementi che non tornano, nonostante siano trascorsi tre anni, sul giallo della morte di Liliana Resinovich. Come la chiesetta diroccata vicino al luogo del ritrovamento del corpo il 5 gennaio 2022. A Quarto Grado si è parlato dell’eventualità che il cadavere sia stato occultato passando proprio dalla boscaglia e da quell’edificio che in passato era la camera mortuaria dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Infatti, percorrendo quella strada si giunge alla sala sotterranea della chiesetta, dove un tempo c’era l’obitorio. Al momento è chiuso, ma fino al luglio 2023 era possibile accedervi. Al suo interno era presente un vecchio materasso, quel che restava di un frigorifero e rifiuti vari. Che il corpo sia stato conservato lì? A poca distanza da dove poi è stato effettivamente ritrovato? Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana, indirizzò gli inquirenti a cercare proprio lì: “La prima volta che ho messo piede in questa zona è stata due giorni dopo il ritrovamento. Altri giorni ci siamo fermati all’ingresso“.
E sulla possibilità che il corpo di Liliana possa essere stato conservato lì: “Io dico di no, a meno che non sia stata refrigerata in qualche modo. Sarebbe andata in decomposizione se fosse stata nascosta qua“. Infatti i sacchi in cui è stato trovato il cadavere erano puliti, mentre l’interno della chiesetta era molto sporco. A parlare di come Liliana sia andata incontro alla morte l’amico Fulvio Covalero: “Il responsabile della sua morte è qualcuno di prossimità, me compreso. Le mie idee sono chiare. Io ho in mente qualcuno, ma rischio una querela se non posso dimostrarlo“. E sul rapporto con Sebastiano Visintin, marito di Liliana:“Credo sia più dedito alla sceneggiata“. E sull’ipotetica relazione amorosa con Claudio Sterpin: “Ora non c’è rapporto tra noi, non ho motivo di credere che sia la causa della morte di Liliana, ma non ha avuto remore a spu**anarla alla grande con le sue fantasie erotiche”. La replica di Sterpin: “Non mi sono perso di vista per 42 anni con Liliana Resinovich. Fantasie erotiche? Avevamo una cantina a disposizione, il mio pulmino, una soffitta e la sede di una società. Ci vuole tanto a capire se ci appartavamo lì per 3-4 ore…“.