Può piacere o meno, ma una delle caratteristiche principali del giornalismo (o comunque dell'attività) di Selvaggia Lucarelli è quella di avere dei nemici ben delineati, individuati con precisione, da demolire non appena se ne presenti l'occasione. In questo caso ne ha beccati due in un colpo solo: Morgan e Candida Morvillo. Dopo l'intervista della Morvillo al cantante uscita sul Corriere della Sera, in cui Morgan offriva la sua versione sul caso delle molestie ad Angelica Schiatti, Selvaggia ha replicato prima sui social, pubblicando i fogli del rinvio a giudizio con tutte le accuse formalmente rivolte a Morgan, poi con un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, smontando l'intervista punto per punto. Il pezzo di Selvaggia Lucarelli inizia con un attacco diretto a Candida Morvillo che, in virtù del suo nome di battesimo, sarebbe accorsa per smacchiare la sporchissima reputazione di Morgan. Poi entra nel campo, ben più pesante, della violenza di genere, paragonando Morgan a Filippo Turetta: “Se non sai accettare la fine di una storia senza ricorrere a persecuzioni e offese sessiste, non si può parlare di “reazione” ma di “azione”. Anche perché se decidiamo che il venire abbandonati sia un alibi per qualsiasi malefatta allora dovremmo empatizzare pure con Turetta”. L'argomento è questo: Morgan è un mostro e non può essere giustificato, altrimenti bisogna giustificare tutti i casi di violenza contro le donne. Infatti, sostiene Selvaggia, la Morvillo tenta già nell'introduzione in maniera subdola di “stabilire un legame emotivo con l'imputato”, ricordandone i problemi di tossicodipendenza e il tragico suicidio del padre. E l'intervista non fa che peggiorare le cose.
Se Morgan dice che lui e Angelica Schiatti hanno rafforzato la loro relazione dopo che lui venne sfrattato dalla casa di Monza, Selvaggia ricorda che “la casa gli fu pignorata perché non pagava gli alimenti alle ex Asia Argento e Jessica Mazzoli per le figlie Anna Lou e Lara. Insomma, Candida si dimentica di fornire qualche informazione in più al lettore che a quel punto è ormai convinto che Morgan sia uno sfollato gazawo”. Poi minimizza la stimolazione magnetica fatta da Morgan per tentare di disintossicarsi, che il cantante ha definito esageratamente come un elettroshock: “Forse volevano portarlo in un centro per le dipendenze e hanno allungato fino al primo centro di detenzione in Corea del Nord”. E anche il resto dell'intervista, prosegue la Lucarelli, è tutto una barzelletta, per cui la bara di cui parlava Morgan nei messaggi sarebbe stata una metafora, il pedinamento non sarebbe mai avvenuto, il revenge p*rn mai esistito, i messaggi in cui Morgan insultava l'ex compagna sarebbero stati decontestualizzati: “Insomma, povero piccolo Morgan pallido e con la giacca smilza. Fortuna che c’è Candida Morvillo a tenderti la mano, mentre tutti confondono la tua poesia con lo stalking. Mentre tutti si ostinano a non capire che il tuo è stato solo un errore di comunicazione”.
L'argomento principale addotto da Selvaggia Lucarelli sono le accuse formali contenute nei fogli del rinvio a giudizio, le quali valgono già come ragionevole sentenza, a detta della giornalista del Fatto, che a questo proposito prende in giro Candida Morvillo la quale sostiene che “L'imputato non andrebbe considerato colpevole sino a condanna definitiva”. E non è la prima volta che Lucarelli e Morvillo si scontrano su temi del genere, anzi. Nel caso delle recensioni false costate il suicidio a Giovanna Pedretti, la Morvillo scrisse polemicamente che “davanti alla perdita di una vita umana bisognerebbe zittire l’ego, aprire il cuore anzitutto alla umana pietà”. La Lucarelli rispose definendo l'avversaria come una boomer che fa il giro dei salotti tv per cavalcare la notizia e portare a spasso il suo ego. Al Salone del Libro, poi, dove Selvaggia Lucarelli era invitata per parlare del suo saggio sui Ferragnez, l'autrice disse ironicamente che si sarebbe aspettata di vedere Candida Morvillo a lanciare polvere rosa in segno di protesta. Il motivo? Il fatto che la Morvillo sia amica della Ferragni ma soprattutto il fatto che, dopo lo scandalo dei pandori, l'influencer abbia rilasciato, sempre al Corriere e sempre a Candida Morvillo, una contestata e imbarazzante intervista sulla stessa onda apologetica di quella riservata a Morgan. Viene da chiedersi, a questo punto, se sia la Lucarelli a scegliersi bene i nemici o se sia la Morvillo a scegliersi male gli amici. Magari, entrambe le cose.