image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Ok il caz*o, ma in Supersex “Alessandro Borghi si è divorato la leggenda di Rocco Siffredi”? L’attacco di Panorama sulle pene della serie Netflix

  • di Jacopo Tona Jacopo Tona

22 marzo 2024

Ok il caz*o, ma in Supersex “Alessandro Borghi si è divorato la leggenda di Rocco Siffredi”? L’attacco di Panorama sulle pene della serie Netflix
La coda di polemiche su Supersex si allunga. Stavolta tocca a Panorama, che, dopo aver riferito delle sue doti in termini di pene, lancia un attacco ad Alessandro Borghi, l'attore che interpreta Rocco Siffredi nella serie Netflix, che sarebbe stata edulcorata dalle parti più caratteristiche del mondo dell'hard: "Resta Rocco-Borghi, pallido, con l’occhio sgranato, le parole smozzicate, i denti scoperti. E il timore che l’Aureliano di Suburra si sia..."

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Parlando di Rocco Siffredi, è impossibile non fare riferimento al cazzo. Rocco Siffredi è il cazzo, per definizione. Se chiedi chi è Rocco Siffredi, tutti ti risponderanno facendo riferimento al cazzo. Dopo che la vita del por*oattore più famoso d'Italia è diventata una serie di Netflix, non si fa che parlare di lui, quindi del suo arnese. Matematicamente, quando si parla tanto di qualsiasi argomento, questo accade perché c'è una polemica di mezzo. Geometricamente, l'uscita di Supersex, la serie in onda su Netflix dedicata al piffero di Rocco Siffredi, ha scatenato una gara a chi ce l'ha più lunga. Non tanto la fava, rispetto alla quale l'attore sicuramente vince facile, ma la polemica. Ve ne abbiamo parlato anche qui. Dalla giornalista che ha ricevuto delle avances, e che abbiamo intervistato, alla valutazione dell'ammennicolo di Alessandro Borghi, l'attore che interpreta Rocco Siffredi nella serie, fino alla polemica del sottosegretario Gianmarco Mazzi sui finanziamenti a Supersex. La coda di lamentele, però, è destinata ad allungarsi tanto quanto la banana del por*odivo. Stavolta è il turno del settimanale Panorama.

Rocco Siffredi
Rocco Siffredi
20240322 122037283 9473

Dalle colonne del settimanale è partito un attacco, questa volta rivolto ad Alessandro Borghi, l'attore protagonista della serie. Scopriamo che cosa riguarda la polemica di oggi. Si parlerà di verghe? Ovviamente, sì. "Ammettetelo. Essere Rocco Siffredi è il sogno di una buona parte dei maschi italici". L'articolo si apre così, con una frase difficile da smentire. "Certo  - scrive Terry Marocco - riuscire a interpretarlo è un’impresa titanica. Alessandro Borghi ci è riuscito alla grande. Protagonista della nuova serie Netflix, Supersex, sulla vita del più grande star al mondo, l’attore romano è entrato così bene nella parte da scatenare nei social addirittura lacrime di commozione", prosegue il pezzo. In logica, si chiama captatio benevolentiae, il chè vuol dire semplicemente che se qualcuno attacca a far un discorso con un complimentone, dovete aspettarvi l'arrivo di una sonora incu.... Ovviamente sì prosegue arrivando dritti al punto, la ormai epica scena della quarta puntata, in cui Alessandro Borghi svela, come diceva la canzone di Fabrizio De Andrè, la sua virtù meno apparente, tra tutte le virtù la più indecente. Il pezzo si chiama "Un giudice", ed è presente nell'album "Non al denaro, né all'amore, né al cielo". Così, per dovere di cronaca, visto che anche lì si parla di dimensioni. A proposito, continua l'articolo: "sappiamo che avete messo la pausa e siete corsi a cercare il righello. Insomma tutta quell’abbondanza era merito di madre natura o del grandangolo, come quei monolocali pubblicati dalle agenzie immobiliari che sembrano loft enormi? I social aprono un denso dibattito". Giusto, e vero. Se interpreti Rocco Siffredi in una serie, è ovvio che devi rispettare almeno un parametro di somiglianza, ed è altrettanto ovvio che poi gli spettatori si interroghino. Fin qui, tutto normale. L'attacco vero e proprio si apre adesso.

Al centro Alessandro Borghi, protagonista di Supersex
Alessandro Borghi in Supersex

Eccoci qui, arriva il fuoco. "Eppure in Supersex c’è molto di più: la malinconia di una vita senza amore, il dolore della perdita, una profonda solitudine che trova la sua espressione nel perfetto ghigno che a tratti si trasforma in risata". Non è solo un cazzo, dunque. Questo è il fine ultimo della serie sulla vita di un attore i cui film, in effetti, potrebbero parlare già abbastanza, anche se il punto forte non sono certo i dialoghi. Però "c’è anche molto di meno. Siffredi è stato una stella, ma non di un mondo patinato con sottofondo di hit anni Ottanta. Manca lo squallore dei set, la puzza, le attrici usate come carne da macello, i bastardi senza gloria. Insomma manca il p*rno. Resta Rocco-Borghi, pallido, con l’occhio sgranato, le parole smozzicate, i denti scoperti. E il timore che l’Aureliano di Suburra si sia divorato la leggenda". Dunque, la polemica riguarda proprio un reato di lesa maestà. Sua Lunghezza Reale, il Gran Cetriolo Imperiale di Rocco Siffredi viene usurpato. Il rischio c'era. Se interpreti un cazzo, sei destinato a diventarlo, e se magari poi la gente si ricorderà del cazzo tuo e non di quello originale. Ma l'argomento della critica è ancora più sottile. C'è il cazzo, ma non c'è abbastanza cazzo. Non è un cazzo vero. L'aspetto agiografico e patinato, tipico ormai di tutte le biografie, sovrasta perfino il racconto della vita di un divo dell'hard, che dev'essere tutto tranne che patinata e pettinata, per definizione. Il consiglio che possiamo dare, a questo punto, per fugare ogni polemica, è quello di andare, dopo aver visto la serie, a recuperare i film in cui recita Rocco Siffredi, quello vero. La filmografia è pressoché sterminata, sceglietene uno e ammirate la magia. Dopo, apprezzerete in maniera più completa anche Supersex per quello che è davvero. La leggenda è dura da divorare, in tutti i sensi. 

La locandina di Ecstasy, il film con Rocco Siffredi e Moana Pozzi
La locandina di Ecstasy, il film con Rocco Siffredi e Moana Pozzi

More

Dandolo rivela il nome della giornalista che accusa di molestie Rocco Siffredi? Ecco cosa ha scritto: “Denuncia me...”

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Piovono querele?

Dandolo rivela il nome della giornalista che accusa di molestie Rocco Siffredi? Ecco cosa ha scritto: “Denuncia me...”

Parla per la prima volta la donna che ha denunciato Rocco Siffredi di molestie sessuali: “In Supersex redento? Non sa la differenza tra una giornalista e una pornostar…”

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Intervista esclusiva

Parla per la prima volta la donna che ha denunciato Rocco Siffredi di molestie sessuali: “In Supersex redento? Non sa la differenza tra una giornalista e una pornostar…”

Vera Gemma: “Rocco Siffredi denunciato? Altro che violenza sulle donne, strumentalizzato da una giornalista un po’ troppo ‘sensibile’. Dandolo ha fatto bene a fare il nome dopo l’intervista”

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Il caso "molestie"

Vera Gemma: “Rocco Siffredi denunciato? Altro che violenza sulle donne, strumentalizzato da una giornalista un po’ troppo ‘sensibile’. Dandolo ha fatto bene a fare il nome dopo l’intervista”

Tag

  • Netflix
  • Rocco Siffredi
  • Serie tv

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Torna Shakira con “Las Mujeres No Lloran”, che piange diamanti e fa c*gare Rolex a Piqué

di Michele Monina

Torna Shakira con “Las Mujeres No Lloran”, che piange diamanti e fa c*gare Rolex a Piqué
Next Next

Torna Shakira con “Las Mujeres No Lloran”, che piange diamanti...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy