Anita ha 43 anni (“ma ritieniti fortunato che te l’ho detto perché ci sono uomini con cui sono andata a letto che ancora non conoscono la mia età biologica”), gestisce un sexy shop a Varese ed è una sensual coach. Dopo alcune esperienze nel mondo del web marketing e delle agenzie digital, apre un blog sul sesso per poterne parlare senza tabù. Poi durante il primo lockdown la decisione definitiva: ribaltare il proprio personaggio pubblico per sentirsi libera e - finalmente - sé stessa. “Ho iniziato cambiando le bio sui social. Per esempio, su Instagram puoi leggere: milf con la testa e l'ardore di un'adolescente, decisamente esibizionista, amante del mio corpo e del sesso in tutte le sue forme e varianti”. Così ho iniziato anche a postare foto più spinte, rischiando spesso il ban. Ed è proprio questo che mi ha portato a cercare vie alternative per potermi esprimere molto più liberamente. Nel mio percorso professionale c'è una costante: la ricerca spasmodica di libertà”.
Anita è una Creator per OnlyFans, la piattaforma a pagamento che sta letteralmente spopolando e che fa incontrare domanda e offerta (digitali) di contenuti per adulti. A lei ho fatto qualche domanda per cercare di capire meglio questa nuova tendenza.

Come hai scoperto OnlyFans?
La scorsa estate, lamentandomi con un amico dell’ennesima censura di Facebook, ho scoperto l’esistenza di questa piattaforma in cui tutto è permesso e dove è possibile anche guadagnare. Ho iniziato a studiare il mezzo grazie ad alcuni video pubblicati su YouTube da creator statunitensi e ho deciso di aprire un mio profilo.
Ci spieghi come funziona?
Il Creator apre un profilo e decide il prezzo di un abbonamento mensile. Chi vuol vedere i tuoi contenuti, foto o video, deve iscriversi e pagare l’abbonamento. Tutti, raggiunta la maggiore età, possono diventare creator di OnlyFans. Non contano l’età, la forma fisica e i gusti sessuali.
E ci sono anche contenuti premium, giusto?
È lì che sta il vero guadagno. Ad esempio, io invio messaggi privati invogliando i miei fan a sbloccare video o foto, in genere è quasi sempre un video. Ci sono ragazze che postano dei “vedo e non vedo” e poi il resto solo a pagamento, io sono tra quelle più spinte, diciamo, faccio vedere un po’ tutto e subito.
Quanto costa l’abbonamento al tuo profilo?
Tengo l’abbonamento a un prezzo ragionevole: 10 euro al mese. Punto sul numero di utenti: più è alto e più crescono le possibilità che un contenuto premium venga acquistato.
Ma non c’è il rischio che gli utenti diffondano le tue foto?
Certamente. Ma è un rischio che ho valutato attentamente. Lo vedo come un passaparola, né più né meno. Se hai paura della divulgazione di contenuti privati non ti iscrivi a OnlyFans.
Come avvengono i pagamenti?
Quando un creator raggiunge la quota minima può richiedere il pagamento che avverrà tramite bonifico bancario. OnlyFans trattiene il 20% del portafoglio virtuale del creator.
Sui soldi che guadagni paghi le tasse?
Per quanto mi riguarda lo farò, anche se non penso sia un settore così facile da monitorare per il fisco. Stando al mio commercialista, i guadagni provenienti da OnlyFans sono qualificabili come redditi di lavoro autonomo con iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Ed è un lavoro che affianchi ad altre attività?
Sì. Gestisco un sexy shop a Varese e sono una Sensual Coach: svolgo consulenze a donne, che hanno necessità di migliorare la propria autostima, risvegliare i propri sensi, migliorare l’affinità di coppia o anche solo organizzare una serata piacevole e dinamica con il proprio partner.
I follower ti hanno seguita da altre piattaforme?
I primi follower te li porti dietro dai canali social tradizionali, soprattutto Instagram che resta il veicolo principale con cui farsi pubblicità e dove magari pubblico uno scatto censurato e invito gli utenti a iscriversi su OnlyFans per vedermi come mamma mi ha fatto.
E funziona?
Solitamente sì.

Esiste un dialogo tra te e l’utente?
Certo. Spesso invito chi vuole chattare con me su Facebook o Instagram a seguirmi su OnlyFans. In genere uso la scusa “così riesco a dedicarti il tempo e le attenzioni che meriti” e di fatto è così. In soldoni: paghi? Ok, parliamo. Spesso organizzo anche videochiamate sexy, rigorosamente con mancia da versare sulla piattaforma, ma svolte su Telegram che si presta meglio a questa funzione.
La richiesta più strana che ti fanno?
Frequente il dick rate: uomini che mi chiedono di dare un voto da 1 a 10 al loro amichetto. Poi ci sono gli schiavi che amano essere insultati o derisi o anche le coppie in cerca di una terza per dare pepe alle proprie performance sessuali. Con le coppie, essendo bisessuale e threesome addicted, mi diverto molto anch’io.
Recentemente il New York Times ha raccontato la storia di una madre che ha perso il lavoro durante la pandemia e ha mandato avanti la famiglia grazie a OnlyFans. Ha sentito altre storie simili?
Sì, ma se è per questo sentivamo anche prima storie di persone costrette a prostituirsi per mantenere la famiglia. OnlyFans ti dà la possibilità di guadagnare con il tuo corpo in totale sicurezza. Siamo tutelate e paghiamo anche le tasse e se un cliente ci infastidisce, possiamo tranquillamente bloccarlo.
Ma quindi, ragionando sul lungo termine, stiamo parlando di una piattaforma per ragazze della porta accanto o per le sex workers?
Sicuramente parliamo delle ragazze della porta accanto. Non hai idea di quante insospettabili mi hanno chiesto nella più totale riservatezza informazioni per valutare l'apertura di un profilo OnlyFans. Tantissime.
Pensi che OF possa anche accogliere donne mature, milf, annoiate dalla quotidianità?
L'esibizionismo è un'iniezione di autostima. La donna annoiata, magari trascurata dal partner, ha bisogno di sentirsi desiderata e apprezzata. Non mi stupirei se uno dei vostri lettori trovasse la moglie su OnlyFans. E se dovesse capitare scrivetemi e vi regalo un abbonamento a vita al mio canale.
In Italia secondo te quanto è possibile guadagnare?
È un mercato in forte ascesa anche se in Italia facciamo sempre un po’ fatica a far decollare i business che hanno a che fare con il sesso. Ma prevedo che fra un anno ci saranno creator in grado di guadagnare parecchio.
Sul lungo periodo OnlyFans potrebbe regolamentare e restituire dignità a chi decide liberamente e autonomamente di lavorare col proprio corpo?
Assolutamente! OnlyFans rappresenta la rivincita delle sex workers. Amiamo sentirci desiderate e non ne facciamo segreto. Esibendoci regaliamo gioie ed emozioni ai nostri spettatori. Forniamo un servizio come un altro e in quanto servizio va retribuito.
Perché – leggendo soprattutto articoli stranieri – si considera OnlyFans una piattaforma dell’industria pornografica? Ci sono anche foto e video di sesso esplicito?
Ce ne sono moltissimi. Io sono tra i creator più spinti, diciamo. Do quello che il mio pubblico si aspetta da me. Mi capita spesso di parlare con persone incappate in specchietti per le allodole, convinti cioè di pagare un abbonamento per fruire di determinati contenuti e averne trovati altri. Un caso noto tra tanti, quello dell’attrice Bella Thorne, che in una settimana, con una tariffa di 20 dollari, ha guadagnato 2 milioni di dollari. Peccato, però, che i fan non hanno trovato niente di diverso da quello che fino ad allora avevano visto sugli altri social, con conseguenti lamentele e richieste di rimborso. Diciamo che quelle più in linea con il target sono le pornostar, come Malena ad esempio, che vale sicuramente un abbonamento.
È più il divertimento o il guadagno?
Entrambe. Si guadagna se lavori tanto e bene. E per lavorare a questi livelli, mi deve piacere quello che faccio.