Valtteri Bottas e Sergio Perez sono stati bersaglio di una serie di critiche durante la stagione 2021 di Formula 1, e non senza ragioni. Sia il finlandese che il messicano hanno disputato finora un campionato al di sotto delle aspettative. Perez, dopo l’acuto di Baku, non ha mai inciso abbastanza in qualifica per dire la sua in gara. Bottas, a secco di vittorie dal GP di Russia dello scorso anno, non ha mai mostrato la furia agonistica necessaria a tenersi alle spalle Max Verstappen quando il team aveva bisogno di un tappo per agevolare Hamilton.
Nel GP di Turchia, però, abbiamo assistito al risveglio della forza dei due gregari di Mercedes e Red Bull. Bottas, solitamente indeciso in partenza, ha piazzato lo spunto della vita, tenendosi alle spalle un cliente scomodo come Max Verstappen per il resto della gara, forte di una Mercedes efficace sulla pista di Istanbul Park. In assenza di Hamilton, costretto a rimontare dall’undicesima posizione dopo la sostituzione del motore endotermico sulla sua W12, ha ricoperto alla perfezione il ruolo del leader.
Sergio, invece, ha assolto senza un plissé il compito richiesto dal suo team. Perez doveva assolutamente tenersi alle spalle Hamilton per il maggior numero di giri possibile, e non ha fatto sconti all’inglese, rendendosi protagonista di una difesa strenua, ma corretta, sul campione del mondo in carica. Alla fine Perez ha lasciato strada ad Hamilton rientrando ai box, ma la successiva sosta di Lewis per montare le intermedie fresche, giunta troppo tardi in via precauzionale, ha permesso a Checo di cogliere un podio incoraggiante.
In un mondiale così combattuto, con i due rivali per il titolo separati da soli sei punti e una serie di incognite a rendere incerto il risultato finale, il ruolo dei due gregari, spesso vituperati, diventa cruciale. Ne va anche del loro orgoglio, dopotutto. Bottas è al capolinea di un’esperienza agrodolce, con la consapevolezza di avere le ultime chance per cogliere risultati importanti, prima di accomodarsi in una scuderia minore. Perez, invece, vuole dimostrare di meritarsi quel posto in Red Bull confermato per il 2022 nel nome della stabilità. Sono loro il lato potenzialmente oscuro delle due rivali per il mondiale.