La prima grande prova dell’Italia di Luciano Spalletti all’Europeo del 2024: è il giorno della partita tra Italia e Spagna. La prima uscita contro l’Albania è stata buona, nonostante l’inizio in salita dovuto a un errore di Federico Dimarco. Poi gli azzurri hanno preso l’iniziativa e dominato la partita. Nicolò Barella è stato gigantesco, Riccardo Calafiori ottimo all’esordio, Alessandro Bastoni è andato persino in gol. Sarà oggi la volta di Gianluca Scamacca? Magari su cross proprio di Dimarco, come si auspica anche Marino Bartoletti. E proprio l’esterno dell’Inter avrà anche il compito di contenere Lamine Yamal, che a soli sedici anni si è preso la titolarità nel Barcellona e in nazionale. Fenomeno vero, come tanti ne stiamo vedendo in queste prime battute del torneo. Il ct azzurro si è detto “curioso” di vedere le scelte che i suoi faranno contro una squadra di assoluta qualità come quella spagnola. L’approccio sarà fondamentale, così come la capacità, soprattutto dei centrocampisti, di mettere intensità nelle diverse fasi del gioco. Anche perché Rodri e Pedri non sono facili da impensierire e difficilmente perdono il controllo. Ma non c’è solo calcio: la rivalità tra Spagna e Italia attraversa in diagonale tutti gli sport. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, infatti, saranno i dominatori dei prossimi anni di tennis. Rivali che si rispettano (e forse si temono a vicenda), e che si giocheranno il primo posto nel ranking Atp ancora per molto. Prossimo appuntamento: il prato di Wimbledon, che Alcaraz ha già calpestato, arrivando a vincere il trofeo in finale contro Novak Djokovic. Sinner non ci starà, ne siamo sicuri, a vedere di nuovo lo spagnolo con la coppa, quella più prestigiosa, in mano. Non dopo aver perso anche il Roland Garros quantomeno. Tocca quindi impegnarsi per dare ragione al computer che ha confermato come il migliore proprio l’attuale numero uno del ranking. Tennis, calcio e anche motori: è sempre Italia contro Spagna.
Pecco Bagnaia, infatti, dovrà difendere il titolo mondiale dall’assalto di Jorge Martin, ma anche dal ritorno di Marc Marquez (oltre che, in futuro, da Pedro Acosta). Solo l’ultima delle rivalità in MotoGP tra italiani e spagnoli: Valentino Rossi, tra mondiali persi all’ultima curva con Jorge Lorenzo, e anni di scontri proprio con Marquez sa meglio di tutti cosa significa confrontarsi con le furie rosse. Per quanto riguarda le rivalità del presente, però, c’è da dire che le moto sono tutte italiane: Ducati per Pecco e Marc e Aprilia per Martin. Se guardiamo alla storia cestistica del nostro paese vediamo che anche in quel caso la Spagna è stata partecipe di alcuni momenti memorabili. Nel 1983 e nel 1999, anni dei due ori europei dell’Italbasket, gli avversari in finale erano sempre loro, anche se, da quel momento in poi, la nazionale iberica ha preso il largo nella pallacanestro, producendo fenomeni del calibro di Pau e Marc Gasol, Ricky Rubio e le stelle del Real Madrid. A tutto campo, in ogni campo. Che sia la pista, il rettangolo da gioco del calcio o le palle veloci del tennis. Nello sport è Italia contro Spagna ovunque.