Dopo quasi dieci anni di splendore la Repsol Honda sta avendo un drastico calo dei risultati. Complice, chiaramente, l’infortunio di Marc Marquez, punta di diamante del team. La casa giapponese fatica a ottenere successi e nessuno dei piloti che ha rimpiazzato lo spagnolo è stato all’altezza della situazione. Dal fratello Alex a Nagakami, passando per Crutchlow e Pol Espargarò, due podi in due anni sono decisamente pochi. Le difficoltà dei sostituti, sembrerebbe siano dettate dal fatto che la moto, estremamente difficile da guidare, sia stata progettata su misura per lo stile di guida dell’otto volte campione del mondo. Ma se la situazione poteva destabilizzare l’ambiente, c’è qualcuno che invece è d’accordo con la scelta del team Repsol di affidarsi ai feedback di Marc Marquez. È Pol Espargarò che ha spiegato i motivi di questa filosofia, secondo lui, corretta: “Semplice, è il più veloce. È la cosa più ovvia che una squadra dovrebbe fare, non puoi seguire quello che ti dicono i piloti più lenti. Sarebbe un grosso problema” ha detto a Motorsport.com. Lo spagnolo ha poi speso parole al miele sul lavoro che Honda sta facendo per migliorare la moto nonostante i problemi al motore e in gara: “Non so cosa hanno programmato per i test a Misano, ma so che stanno lavorando sodo. Sono fiducioso che faremo progressi”.
Pol Espargarò alza le braccia e si arrende a Marc Marquez
Lo spagnolo ha dovuto ammettere la superiorità del compagno di squadra aggiungendo che è giusto che Honda segua i suoi consigli per quanto riguarda lo sviluppo della moto. Nonostante le difficoltà, Marc Marquez rimane il più veloce e la filosofia di ascoltare i suoi feedback è corretta: "Se seguissero i piloti lenti, sarebbe un vero problema" ha detto a Motorsport.com