Il 2021 è stato un anno significativo per la carriera di Sergio Perez, che - dopo essere stato per sette anni alla guida di una Force India (Racing Point) - è diventato il secondo pilota della Red Bull correndo al fianco del neocampione del mondo Max Verstappen risultando un prezioso compagno di squadra in più occasioni. Una su tutte? Quando durante la gara ad Abu Dhabi ha rallentato Lewis Hamilton permettendo all’olandese di recuperare così un distacco altrimenti difficilmente colmabile.
Dare un voto alla stagione del messicano però non è semplice: da una parte ci si poteva aspettare di più a livello di prestazioni, dall’altra – come detto prima - il pilota è stato fondamentale nella gara conclusiva e ha inoltre dovuto affrontare un percorso di adattamento a una vettura pensata per Max Verstappen.
Proprio riflettendo su questo aspetto Checo ha affermato che chiunque al suo posto si sarebbe trovato in difficoltà, la stessa cosa infatti sarebbe potuta succedere anche al suo compagno di squadra nel caso in cui avesse cambiato scuderia quest’anno: “Come pilota sottovaluti certe cose finché non le provi. Avere una power unit diversa è tutta un’altra storia, così come guidare una vettura con un alto rake quando sei abituato a una macchina più parallela al suolo” – queste le parole di Perez riportate da GPFans – “Il modo in cui approcci le gare è estremamente diverso, devi imparare nuove tecniche e un nuovo stile di guida. Fondamentalmente, quello che facevo prima non funziona in Red Bull”.
Per poi concludere: “Sarebbe lo stesso, per esempio, se Max andasse alla Mercedes. Loro hanno una vettura che presenta una concezione molto diversa. Producono tempi sul giro molto simili, ma il modo in cui ci arrivano è totalmente diverso”.