Quando la tv indaga, i cold case tornano a far rumore…
Il programma di Rete 4, curato da Siria Magri e condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero, riapre il venerdì sera degli italiani con un doppio caso che sa di déjà vu: Chiara Poggi e Liliana Resinovich. Due nomi, due storie, due misteri ancora irrisolti. Ma questa volta, oltre ai plastici e alle ipotesi, ci sono nuovi elementi e nuove piste. A Garlasco, i carabinieri sono tornati nella villetta di via Pascoli. Quella dove Chiara, 26 anni, è stata trovata morta il 13 agosto 2007. Lo hanno fatto in silenzio, ma con strumenti che nel 2007 erano fantascienza: scanner 3D, ricostruzioni virtuali, rilievi laser. È il primo atto dell’incidente probatorio disposto dal gip di Pavia, Daniela Garlaschelli. I reperti – sangue, impronte, tessuti – sono stati consegnati ai periti. Non è una riapertura ufficiale del caso, ma poco ci manca.


E se a Garlasco si scava nel passato, a Trieste si cerca verità nel presente. LilianavResinovich è stata trovata morta il 5 gennaio 2022. Nessun segno evidente di violenza, ma nessuna spiegazione convincente. Ora gli inquirenti guardano a un hard disk consegnato da Sebastiano Visintin, marito di Lily, a un amico. Dentro ci potrebbero essere messaggi, file cancellati, forse qualcosa che cambia le carte in tavola. E soprattutto, cambia la linea del tempo. Come sempre, Quarto Grado chiama in studio il suo parterre di esperti: Carmen Pugliese, Luciano Garofano, Massimo Picozzi, Carmelo Abbate, Caterina Collovati, e altri. A commentare, come ogni venerdì, c’è anche il pubblico social dei quartograders, che da casa segue, scrive, analizza. Perché se la giustizia va lenta, la tv ci prova: a ricucire, a raccontare, a ricordare. E a insinuare che, forse, qualcosa non torna mai del tutto.

