A distanza di pochi mesi dagli ultimi movimenti, cambiano ancora gli equilibri all’interno della Giovanni Agnelli B.V., la holding che controlla Exor e, con essa, aziende come Ferrari e Juventus. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, John Elkann rafforza ulteriormente la sua posizione all’interno della cassaforte degli eredi dell’Avvocato Agnelli. Insieme ai fratelli Lapo e Ginevra, ora detiene il 41% della società, grazie a un’operazione da 300 milioni di euro conclusa a fine 2023 con l’acquisto di quote da Andrea Agnelli. Con questo salto da coniglio pasquale oltre la soglia del 40%, la holding Dicembre, controllata dai tre fratelli Elkann, consolida il proprio peso rispetto agli altri rami della famiglia, divisi in tre blocchi principali: Gruppo Giovanni Agnelli, Gruppo Agnelli e Gruppo Nasi. In totale, la Giovanni Agnelli B.V. conta oltre 100 azionisti.

Il rafforzamento degli Elkann è stato reso possibile da un meccanismo che redistribuisce automaticamente le quote quando un ramo familiare decide di vendere, unito all’annullamento delle azioni proprietarie. Dal 2016 a oggi, la quota di Dicembre è salita dal 36% al 41%, dando a John Elkann un’influenza significativa sulla holding olandese, che controlla il 53% di Exor e l’80% dei diritti di voto. Nel frattempo, cresce anche la partecipazione del ramo di Maria Sole Agnelli, che passa dall’11,2% al 12,35%. Stabile, invece, l’8,96% in mano agli eredi di Umberto Agnelli (tra cui Andrea), dopo la cessione del 2,95% avvenuta a fine 2023. Il valore complessivo della Giovanni Agnelli B.V. è oggi intorno ai 9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 10 miliardi di fine 2023, a causa dell’andamento dei mercati e del sistema di valutazione basato sul prezzo mediano delle azioni Exor. Di conseguenza, la quota degli Elkann vale oggi circa 3,7 miliardi di euro.

Questo rafforzamento della Dicembre rispecchia anche la centralità crescente di John Elkann nell’universo Exor. Oltre a guidare la holding, Elkann si trova a gestire dossier delicati come la successione al vertice di Stellantis, dopo l’uscita del Ceo Carlos Tavares. Una leadership che si è già vista all’opera in Ferrari e, indirettamente, anche nella Juventus dopo l’uscita di scena di Andrea Agnelli, sebbene Elkann non ricopra ruoli formali nel club bianconero. John Elkann, intanto, ha avuto modo di pensare anche alla morte di Papa Francesco, inviando un messaggio direttamente alla Santa Sede. “Con profondo dolore e raccoglimento mi unisco alla preghiera per accompagnare Papa Francesco nel viaggio di ritorno alla Casa del Padre. Ringrazio di aver avuto il privilegio di poterlo conoscere ed incontrare in molteplici occasioni, l'ultima lo scorso 24 dicembre per la cerimonia di apertura della porta Santa in San Pietro. La sua scomparsa avvenuta in questi giorni pasquali e, soprattutto nell'anno giubilare della speranza, stimolano la preghiera e l'augurio nel ricordare e vivere con efficacia le sue eredità spirituali. Con devozione”.
