Spesso non si considera come, per arrivare ad un effettiva parità tra i generi, sia necessario intervenire, non soltanto su ciò che è in grado di esercitare un impatto diretto sulle donne, ma anche su ciò che gli uomini devono e possono fare. Un grande esempio, in questo senso, arriva da Volvo. La casa automobilistica svedese ha, infatti, deciso che garantirà ai circa 40.000 dipendenti sparsi per il mondo un congedo parentale retribuito di sei mesi, senza fare distinzione tra uomini e donne. La novità sta nella volontà di riconoscere un periodo di congedo a tutti i genitori legalmente riconosciuti inclusi i genitori adottivi, affidatari e surrogati, così come i genitori non naturali di coppie dello stesso sesso. A differenza delle donne, che avevano già questo diritto, per quanto riguarda gli uomini tale facoltà dipendeva dalle norme che regolamentavano i rispettivi contratti di lavoro. Una grande disparità visto che in alcune nazioni la possibilità, per i padri, di ottenere giorni di permesso è davvero limitata e nel caso in cui sia riconosciuta, spesso, implica una rinuncia totale o parziale alla retribuzione. “Family Bond”, questo il nome della nuova politica di Volvo, prenderà il via a partire dalla giornata di oggi 1 aprile, e offrirà ai dipendenti, con almeno un anno di anzianità, l’80% della busta paga totale per 24 settimane con l'intento di incentivare gli uomini a sfruttare l’opportunità del congedo parentale. Il Welfare e la parità di genere chiamano, la Svezia come al solito risponde.
Ecco il "Family Bond",
il congedo parentale di Volvo
senza distinzione di genere
A partire da, oggi, 1 aprile partirà la nuova iniziativa firmata dalla casa automobilistica svedese che prevede il congedo parentale per donne e uomini retribuito per sei mesi
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