«Roma sarà smart, green e inclusiva». Ma dagli slogan alla realtà è un po’ come tra il dire il fare: c’è di mezzo il mare. Lo sa bene Imma Battaglia, candidata sindaco a Roma, che è stata pizzicata a fare quello che sta denunciando da alcune settimane: «Roma è femmina, è una donna bellissima, purtroppo stuprata e abusata, per secoli, dai poteri, dagli uomini e anche da qualche donna che l’hanno maltrattata». Come darle torto? A maggior ragione, dopo che la pagina Facebook che si chiama non a caso “Roma fa schifo” ha pubblicato le foto della Battaglia che nella Capitale ha parcheggiato in doppia fila la sua Mini soltanto per un momento di svago con la compagna, l’attrice Eva Grimaldi.
Era venerdì 23 maggio scorso, assolata mattina romana, quando Imma Battaglia e Eva Grimaldi sono state avvistate al Bar Andreotti di Via Ostiense e viene segnalato che «arrivano con la loro Mini fiammante, la parcheggiano in doppia fila in uno dei punti più pericolosi per la doppia fila e micidiali per tutti gli altri utenti della strada. Lo fanno nonostante poco più avanti vi siano dozzine di posti a disposizione. Si fanno la loro mini pausa di trentacinque (35!) minuti. Poi ripartono».
Uno scivolone per la candidata sindaco, visto che soltanto il giorno prima presentandosi alle primarie del Pd con il sostegno della sinistra civica di Liberare Roma, aveva dichiarato di voler combattere perché «la città è stata stuprata, anche dalle donne».
Ecco, forse partire dal buon esempio sarebbe già un buon primo passo.