Una nuova legge approvata in Oklahoma penalizzerà i manifestanti che, nel corso delle proteste, bloccano le strade pubbliche, offrendo protezione ai conducenti che potrebbero involontariamente ferirli o addirittura ucciderli con un'auto. Il governatore repubblicato dell'Oklahoma, Kevin Stitt, ha firmato la norma, che entrerà in vigore a partire dal primo novembre, lo scorso mercoledì.
Il disegno di legge renderebbe inoltre l'ostacolo all'uso di una strada pubblica durante una manifestazione un reato che comporterebbe una possibile condanna a un anno di carcere e una multa da 100 a 5000 dollari.
In base a questa legge gli automobilisti che "fuggono da una rivolta" e hanno ragionevole convinzione di essere in pericolo, non possono essere ritenuti penalmente o civilmente responsabili del ferimento o dell'uccisione di manifestanti.
Una scelta - quella dell'Oklahoma - criticata già da moltissimi, nel paese e in tutti gli Stati Uniti, poiché secondo molti ha il semplice scopo di limitare le proteste legali dopo un'estate di manifestazioni a livello nazionale, a seguito dell'omicidio di George Floyd dello scorso 25 maggio.