Il problema non sono solo gli accenti, ma l’inglesizzazione degli accenti italiani. E se questa apertura vi suscita soprattutto un moto di incredulità, un “WTF moment” diciamo, andiamo al sodo scattando una foto più nitida e a fuoco. Il soggetto è Maddalena Mazzaferri, quasi centomila follower al momento in cui scriviamo sul proprio canale Instagram, Radioziamaddi. Che è una piccola bomba. Fateci un salto, perché Maddalena lancia missili calibratissimi sotto forma di imitazione. Imita gli accenti locali, regionali. E fin qui nulla di straordinario, il web è pieno di buoni apprendisti stregoni che fanno i salti mortali per iniettare nel romanesco, in un accento toscano o nel milanese di un universitario, fitto di anglicismi, la verve necessaria per elevare oltre il livello del trito stereotipo tutte queste parlate, pur permettendo loro, al contempo, di risultare riconoscibili e credibili.
Quando il gioco si fa duro, inizia a giocare Maddalena, e allora sono dolori per tutti. Perché l’imitazione degli accenti, con Zia Maddi, prende una piega surreale e travolgente. Sul suo profilo Instagram, poche notizie biografiche. Avvertimenti, più che altro: “Parlo solo in presenza del mio Avocado”. “Da piccola volevo fare la performer, da grande pure”, aggiunge. E ci riesce ottimamente. Con gag che sono a metà fra la giocoleria e la comicità. Avete quindi ben presente tutti gli accenti regionali che abbiamo appena menzionato, spina dorsale di tanta instant-comicità? Ecco, Mazzaferri immerge la cartina tornasole degli accenti nel liquido della lingua inglese. Quanto emerge è stupefacente ed esilarante. Mica semplice, perché da una parte ci vogliono ottime capacità imitative, ma dall’altra anche una competenza linguistica elevata. E infatti Mazzaferri come minimo sarà laureata in lingue, altrimenti non si comprenderebbe una tale “fluency” e una pronuncia tale da riuscire a mescolarsi, in modo assolutamente “effortless” (“senza sforzo”; me lo concedo io, ora, un termine English), con gli accenti dei vari italiani che provano a cimentarsi con il sempre ostico idioma inglese.
Date un’occhiata al video “L’inglese in giro per l’Italia” e rendetevi conto di come Zia Maddi tratteggi, senza apparenti sforzi, una mappa geografica accurata dell’Italia che prova a parlare, o parla, inglese. “Stunning”. Chiedetele poi se lei è proprio nata a Roma e beccatevi, come risposta, un altro otto volante di accenti e tic linguistici. E mentre “Don’t be afraid of being judged” è un disorientante campionario della bravura di Zia Maddi, “L’americana che parla spagnolo” evidenzia anche un’osservazione molto fine dell’umanità che ci circonda. Spavaldi e un po’ burini (recita lo stereotipo) quando masticano la loro lingua, quegli americani che enfatizzano oltremodo ogni “cool” e “amazing” appaiono spesso claudicanti quando si trovano a parlare una lingua straniera, quasi si stessero avventurando nella foresta amazzonica senza mappa né guida. Tra un video e l’altro, anche qualche osservazione “didattica” sulla lingua, giusto qualche suggerimento per indurci a fare pace, una volta per tutte, con l’inglese. E se anche in questi casi Maddalena riesce a essere persuasiva – un’insegnante non pedante, ottima per un feed social –, quando incarna l’americana Josephine che ci racconta, in italiano, di come si è fatta una bella sudata, Zia Maddi colpisce laddove non fa affatto male. Anzi, dove proprio nasce la risata. Ora, quanto possa essere esportabile, magari in tv, questa esplosività, è tutto da vedere, perché la televisione impone rigidità che il canale di Maddalena non sembra conoscere né ipotizzare. Al di là delle lingue parlate bene, al di là degli accenti imitati bene e al di là di questo folle ibrido che Maddalena sta esibendo con totale naturalezza, il canale di cui stiamo parlando è un esempio di spontaneità e godibilità all’interno di un mondo social che tende a prendersi sempre più sul serio. Chi cercasse di traslocare altrove la comicità di Maddalena, sicuramente mostrerebbe acume e lungimiranza. Ma avrebbe un obbligo: preservare la spontaneità di Maddalena Mazzaferri. Una che se i ragazzini giù in strada fanno casino, risponde con uno swing napoletano.