Il Gran Premio di Monaco è stato una delusione dietro l'altra per la Ferrari. Charles Leclerc, che sognava di interrompere il suo personalissimo tabù, è stato tradito dalla squadra che con strategie e scelte discutibili ha spianato la strada alle Red Bull.
Tra chi ha criticato la scuderia di Maranello c'è anche Jean Alesi che sul Corriere della Sera però ha invitato a non perdere le sparanze, anzi: "Mai vista una frenesia così manifesta attorno a un pilota. Leclerc era circondato, pressato da migliaia di persone che davano per scontata la sua vittoria, quando sono cadute le prime gocce è sceso il gelo ovunque, come una cappa altrettanto manifesta. Uno sconforto collettivo e contagioso che ha moltiplicato la tensione. L’entusiasmo si è convertito in apprensione e agitazione".
"La Ferrari ha sbagliato, certo. Ma tirare la croce addosso a chi lavora non mi piace. La F1-75 resta la macchina migliore in pista", ha aggiunto l'ex pilota del Cavallino.