Nemmeno il tempo di rilassarsi dopo la fine del Mondiale per Club che un’altra Serie A sta per cominciare. Le stagioni si allungano e il tempo dei riposi si accorcia di anno in anno. Questo impone scelte forti sia in termini di mercato sia per quanto riguarda la preparazione atletica. L’estate prossima, nel 2026, c’è anche il Mondiale (quello vero). La Serie A 2024/25 l’ha vinta il Napoli, l’Inter è arrivata seconda. Il finale è stato uno dei più tirati e incerti di sempre, complice anche il livello non stellare delle prestazioni di entrambe. Alla fine l’ha spuntata Antonio Conte e Simone Inzaghi ha lasciato. Storie che ormai contano comunque poco. Chi lo vince, dunque, questo campionato?

La favorita
Quest’anno Conte non potrà portare avanti per 38 giornate il giochino del “non siamo obbligati a vincere”. Stavolta i favori del pronostico sono dalla sua. Per quanto dimostrato lo scorso anno e per il mercato di altissimo livello (Kevin De Bruyne è ancora un fuoriclasse - alla faccia dei critici) fatto dal Napoli non si scappa: i partenopei puntano al secondo Scudetto consecutivo. L’unico neo l’infortunio di Romelu Lukaku, per cui comunque Aurelio De Laurentiis sta già cercando di rimediare. Il nome più accreditato è quello di Rasmus Hojlund, uno che in Serie A farebbe il titolare ovunque e a Napoli sarebbe un sostituto di lusso. Eppure questo Milan di Massimiliano Allegri ci dà sensazioni particolari.

Le solite note (e la possibile sorpresa)
Il Milan, dunque. Senza coppe, dopo una stagione in cui è stato toccato il fondo, con un ds esperto in più come Igli Tare e un Allegri in panchina. La squadra poi non può essere quella dello scorso anno. Il talento c’è: Rafael Leao è ovviamente il primo nome, ma in giro per la Serie A difficilmente si può sperare di trovate un attaccante come Santiago Gimenez. Ottimi gli acquisti di Samuele Ricci e di Luka Modric, con il secondo che potrà mostrare i segreti del mestiere al primo. E un Pallone d’Oro nello spogliatoio sempre meglio avercelo, anche a 40 anni. Il Milan può essere la sorpresa, non solo per la Champions, ma già per il titolo. Le altre, invece? Inter, Juve e Roma. I nerazzurri sono sembrati ancora storditi dall’“incidente” della Finale di Monaco. Christian Chivu ha grande personalità e ha provato a mettere a terra le sue idee (pur senza distruggere l’impianto costruito begli anni da Inzaghi). Il mercato sicuramente per i tifosi non è stato esaltante, specie se si guardano alle altre spese delle altre. Acquisti intelligenti, prima ancora che lussuosi. L’ultimo è Andy Diouf del Lens, centrocampista di “accelerazione” (come scritto da Fabrizio Biasin) e designato sostituto di Ademola Lookman. La strategia è cambiata, si sa: no all’esterno capace di saltare il difensore, sì all’uomo dinamico in mezzo al campo. La questione, però, rimane. Nelle partite chiuse chi può incidere dalla tre quarti in su? Francesco Pio Esposito è il nome, l’attaccante che tutti vogliono protagonista dal primo weekend. Ma la vera incognita è quella sulla curva Nord (problema che riguarda anche il Milan): anche da questo dipende il posizionamento finale. Juve e Roma partono dietro. La Vecchia Signora riparte dopo una stagione in cui ha alternato momenti discreti a fasi disastrose. Thiago Motta non ha avuto tempo ed è subentrato Igor Tudor. Dusan Vlahovic, l’uomo da 75 milioni di tre stagioni fa, è fuori dal progetto tecnico. Il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Jonathan David, forse il free agent più ambito d’Europa dopo De Bruyne. Gian Piero Gasperini punta a prendersi la Capitale come ha fatto con Bergamo. L’ultimo titolo a Roma ce l’ha portato José Mourinho ed è da allora che forse in città non c’era questo entusiasmo. Gli acquisti degli ultimi giorni di mercato contribuirebbero ad alzare la carica: Leon Bailey è già arruolato, ma i romanisti sperano in anche in Jadon Sancho. Il primo anno l’obiettivo realistico è il ritorno in Champions, in futuro si vedrà.


Sono tante le genti che sperano. Il Bologna, sicuramente la piazza più soddisfatta – insieme al Napoli – dell’ultima Serie A, vuole di confermarsi ad alti livelli sempre con Vincenzo Italiano; la Fiorentina di Stefano Pioli (e di Edin Dzeko) può puntare a qualcosa di importante. Maurizio Sarri, il vecchio maestro, ha un conto in sospeso con la Lazio. I posti in Europa se li giocheranno fino all’ultimo, ma tanto dipenderà anche dall’Atalanta e da Ivan Juric: la Dea sarà ancora la variabile impazzita della Serie A? Insomma, sbilanciandoci: Milan campione, Napoli, Inter e Juve dietro, chiude la top five la Roma.

