È un Felipe Massa furioso quello Intervistato dall’Equipe, in particolare quando l’ex pilota torna a parlare del 2008 e nello specifico del Gran Premio di Singapore. Alonso con la sua Renault rientrò ai box prima di tutti per il rifornimento, poi il compagno di scuderia Piquet finì contro il muretto ed entrò la safety car. Ma secondo Massa, Piquet confessò di aver compiuto volontariamente l’incidente, seguendo l’indicazione che gli era arrivata da Flavio Briatore. L’allora direttore esecutivo della Renault fu inizialmente radiato, ma il tribunale di Parigi annullò tutto perché giudicò irregolare il processo della Federazione.
Ora, però, il brasiliano ripercorre quei momenti e urla allo scandalo. Anche perché ritiene di aver perso un mondiale a causa di quella condotta: “All’epoca, nessuno sapeva che i punti rubati quel giorno erano dovuti a imbrogli. Un anno dopo, scoprimmo la verità. Immagina i punti che avrei potuto recuperare. Questo ha notevolmente distorto il campionato. La safety car entrò in pista quando non avrebbe dovuto, l’intera gara è stata capovolta. Tuttavia, non è stato fatto nulla per modificare la classifica. Avrebbero dovuto annullare quel Gran Premio, anche un anno dopo. In Francia lo hanno fatto con i sette Tour vinti da Armstrong”.
Parole dure, che arrivano a pochi giorni dall’ultima gara di Formula1 che deciderà il mondiale e che vedrà impegnato ancora una volta quel Lewis Hamilton che proprio nel 2008 lo superò di un solo punto andando a vincere il suo primo titolo. Nell’intervista a l’Equipe, inoltre, Massa rivela di aver provato a spingere la Ferrari verso il ricorso, ma che non trovò nessuno pronto a sostenerlo: “Parlai con Stefano (Domenicali, ndr). Mi disse che non c’era nulla da fare. Credo che si sbagliasse. Oggi, è senza dubbio troppo tardi”.