Anche all’Hungaroring non c’è storia: la McLaren domina la prima giornata del fine settimana in Ungheria, con Lando Norris e Oscar Piastri semplicemente imprendibili. Tra i due la differenza, almeno sul giro secco, la fa l’inglese, che prima chiude in testa le Fp1 e poi le Fp2 staccando di quasi tre decimi il compagno di squadra. La MCL39 riparte da dove aveva lasciato, con Norris e Piastri gli unici a scendere sotto l’1’16. Eppure, per poco non si è sfiorato il disastro, a parti invertite rispetto a quanto successo nella gara del Red Bull Ring: mentre Piastri entrava in curva 1 durante la propria simulazione di gara, Norris usciva dai box e, dopo aver bloccato l’anteriore, sfiorava l’altra MCL39.

Un errore inutile, per di più arrivato negli ultimi secondi di una giornata che, nonostante la superiorità tecnica e il tempone messo a segno, ha visto un Norris non perfetto, con più di qualche sbavatura e quasi a muro a metà delle seconde libere: l’inglese è sembrato essere al limite, in vista di un fine settimana in cui la lotta tra lui e Oscar Piastri è annunciata. Alle spalle dei due, tanto al mattino quanto sul finire di giornata c’è Charles Leclerc: il monegasco paga quattro decimi da Norris, ma è l’unico ad essere vicino, dimostrando ancora una volta quanto in questa stagione stia facendo la differenza al volante della SF-25. In Ungheria la Scuderia si è confermata la seconda forza in griglia, confermando i passi in avanti mostrati negli scorsi tre round, con Hamilton che, invece, chiude sesto e ancora alla ricerca del bilanciamento perfetto dopo aver adottato, in Fp2, delle soluzioni simili a quelle scelte dal compagno di box. Eppure, nonostante il distacco, il venerdì della Ferrari è stato positivo, visto anche il buon passo gara fatto vedere nelle simulazioni, dove peraltro Leclerc ed Hamilton hanno portato avanti due lavori differenti, il monegasco con gomma media e Sir Lewis con la soft.

A sorpresa, tra le due Ferrari ci sono Lance Stroll e Fernando Alonso, che ha disputato solo le Fp2 a causa di un problema muscolare alla schiena che lo ha tenuto ai box nel corso della prima sessione. Un lampo che, però, conferma una buona Aston Martin, vista anche la Top 10 centrata da Stroll al mattino. Settimo è George Russell, con una Mercedes tornata alla sospensione posteriore vista sulla W16 fino al GP di Imola: una mossa nemmeno troppo a sorpresa viste le difficoltà delle ultime gare, con l’obiettivo di ritrovare feeling e prestazioni. E all’Hungaroring si è rivisto, finalmente, anche un buon Kimi Antonelli, che nelle FP1 precede Russell, mentre nelle FP2 lo segue a meno di un decimo chiudendo la giornata con l’ottava posizione.
A dividere i due c’è Isack Hadjar, ancora in Top 10 dopo il lampo delle prime libere, con una Racing Bulls sembrata addirittura più veloce della sorella maggiore: Yuki Tsunoda chiude decimo le FP2, mentre per Max Verstappen la prima giornata sul rinnovato Hungaroring è un disastro. 14° e lontanissimo da tutti i diretti avversari, dopo aver provato letteralmente a cambiare di tutto sulla RB21: il feeling non c’è e, a peggiorare la situazione, anche un’investigazione in corso dei commissari per aver lanciato un oggetto – un pezzo di carta o un qualcosa di simile – dall’abitacolo della vettura mentre era in pista.

Ollie Bearman è undicesimo con la Haas, seguito da Nico Hulkenberg (Sauber) e il compagno di box Esteban Ocon. L’altra Racing Bulls, quella di Liam Lawson, è solo quindicesima, mentre un disastro è stata anche la giornata delle Williams: Carlos Sainz è sedicesimo, Alex Albon diciottesimo, con Gabriel Bortoleto a dividere i due. Chiudono, deludendo, le due Alpine, con Pierre Gasly diciannovesimo e Franco Colapinto ultimo. E se a centro gruppo la lotta è tiratissima, in vista di un sabato e di una domenica che promettono spettacolo, davanti la McLaren fa il vuoto, ma con questo Leclerc non è mai detta l’ultima. L’unica certezza? Che in un modo o nell’altro Max Verstappen dovrà compiere l’ennesima magia.
