Cambia la categoria, cambiano le vetture coinvolte e cambia la dinamica dell'incidente ma il luogo è, ancora una volta, lo stesso: la storica curva di Eau Rouge e Raidillon del circuito di Spa Francorchamps.
Un punto sacro nella storia del motorsport che, dalla terribile morte di Hubert nel 2019, è messo sempre più sotto accusa a causa degli incidenti che si verificano con regolarità, spettacolari e drammatici allo stesso tempo.
Tra chi vorrebbe il ripristino delle vie di fuga in ghiaia e chi invece mette in discussione il layout stesso della curva, una sola cosa è certa: le discussioni su Eau Rouge sono destinate a continuare soprattutto alla luce di quanto successo in questo weekend dove, tra venerdì e sabato, sono andati in scena tre terribili schianti: il primo venerdì, nel corso delle qualifiche della W Series, il secondo nelle Q3 di sabato, con protagonista Lando Norris, e il terzo nella gara di Formula 3.
Quest'ultimo incidente, che fortunatamente non ha avuto conseguenze tra i piloti - usciti tutti illesi dal botto - è avvenuto sotto il forte temporale che ieri ha colpito la zona del circuito, e non ha fatto altro che aumentare le pesanti critiche che in queste ore stanno colpendo Michael Masi: attaccato sia per per le condizioni meteorologiche con cui ha consentito ai piloti di scendere in pista che per la mancanza di modifiche apportate alle vie di fuga della curva.