Dalla riapertura del caso Poggi ai corpi trovati a Villa Pamphili, il mistero si infittisce.
Tra escort decapitate e nonne svanite nel nulla, la verità si cerca tra le pieghe dell’orrore. Federica Sciarelli non racconta solo scomparse, ma le omissioni collettive…
Certe storie non passano. Ritornano, scavano, mordono. Come quella di Chiara Poggi, la ragazza di Garlasco trovata morta nella sua villetta nel 2007. Diciassette anni dopo, la sua casa diventa di nuovo una scena del crimine. Non è una replica, è un reboot con la tecnologia di oggi: scanner laser, droni, sensori 3D. Il RIS mappa ogni angolo, mentre in diretta a Chi l’ha visto? gli avvocati di Andrea Sempio ribadiranno l’innocenza del loro assistito. E il padre, glaciale, ripete ancora: “Mio figlio non c’entra niente”. Ma intanto gli alibi vengono spolverati come vecchi mobili in soffitta. Poi c’è Roma, e quella scena che pare uscita da un incubo: Villa Pamphili, cuore verde della capitale, trasformata in teatro dell’orrore. Una bambina di sei mesi abbandonata tra le foglie. E a pochi metri, il corpo di una donna dentro un sacco nero. Non hanno nome, ma la pelle è la stessa. Madre e figlia. Forse è solo l'inizio. Il PM Verdi parla di “una situazione complicata”, mentre la trasmissione mostrerà i tatuaggi della donna nella speranza che qualcuno, da casa, sappia. O voglia parlare.

Si sposta poi tutto in Toscana, dove emerge l’inferno in pillole di Maria Denisa Adas. Giovane escort, ritrovata in un canneto a Montecatini, strangolata, decapitata, fatta sparire in una valigia. A confessare tutto è Vasile Frumuzache, guardia giurata col volto neutro e le mani sporche. Ma la storia non finisce qui. Perché lui stesso aggiunge un altro nome: Ana Maria Andrei, scomparsa la scorsa estate. Due donne morte. Ma quante ne mancano all’appello? Chiude la puntata il caso apparentemente più “normale” e per questo forse il più inquietante: Clara Rossignoli, anziana di Legnago, sparita nel nulla. Nessuna fuga, nessun biglietto. Solo tracce biologiche nel furgone di un uomo legato alla ex del nipote. Lui ammette: “Sì, abbiamo litigato”. Ma dice di non sapere dove sia. Il cerchio si stringe. O si chiude.

