Rocco Siffredi compie sessant'anni. L'ex attore, produttore e regista di cinematografia internazionale per adulti nasce Rocco Antonio Tano a Ortona in Abruzzo il giorno 4 maggio 1964. Che è anche la data in cui tutto il mondo celebra, ormai da alcuni decenni, lo "Star Wars Day": il giorno che glorifica la saga fantascientifica ideata da George Lucas, per via del facile gioco di assonanza con il celebre motto dei cavalieri Jedi in lingua inglese: May the 'Fourth' be with You. Però è pure il giorno del compleanno dell'attuale segretaria del Pd, Elly Schlein, che è nata il 4 di maggio a Lugano, ma del 1985 e che oggi compie 39 anni. Per questa tripla celebrazione MOW pubblica un esclusivo meme, ispirato al secondo celebre film della saga di fantascienza: Rocco strikes back. Nell'anno in cui Netflix lo racconta al mondo con la serie Supersex che è ispirata alle sue gesta, MOW festeggia lo sfegatato motociclista e Rocco nazionale, con il reportage dal set dell'ultimo kolossal cinematografico che ha girato all'esclusivo club privè Olimpo di Ladispoli, in provincia di Roma. MOW era l'unico media italiano ammesso sul set dal produttore e regista di Cinema per adulti: Rocco Siffredi ha sopportato la fastidiosa e disturbante presenza mediatica, per oltre due giorni, un'ardua prestazione da superdotato.
Fratelli d'Italia o di Rocco?
Si tratta di un lungometraggio gigantesco, che è quasi "la carica dei 102": è un'enorme scena colossale, con una massa umana composta da due centinaia di maschi partecipanti, suddivisi in ben quattro generazioni di fan del cinema di Rocco Siffredi. Duecento e due fan, italiani e stranieri, che sono appositamente giunti dai quattro angoli del globo per farsi filmare nudi mentre fanno sesso di fronte alle telecamere. Pazzesco. La lunga mattinata è stata impegnata per la burocrazia preparatoria al cinema: tra liberatorie, scritte e filmate, documenti ed esami medici, fotografie identificative di rito e braccialetto di riconoscimento per poter partecipare, alla fine sono passate oltre quattro ore. Quasi un turno di part-time sulle spalle. E nemmeno si è iniziato: sono ancora tutti vestiti, con carte di identità e passaporti in mano. L'anagrafica non mente: dei 102 ragazzi che sono stati accreditati, controllati e vidimati per le riprese, ci sono uomini nati dal 1958 al 2005, ovvero i fan del cinema siffrediano dai 66 ai 19 anni. La selezione a monte appare una miscela con le diverse varietà di fenotipi umani: imberbi ventenni, fisicati di quarant'anni, panzuti maturi, algidi nordici e villosi del sud europa, alcuni mediorientali e pure caucasici, ma quasi tutti con innumerevoli tatuaggi sul corpo e con personali aspettative dalle ragguardevoli dimensioni.
Fuori i nomi!
Il cast del film è internazionale e la lista dei nomi inizia con un'icona del cinema a luci rosse: la superstar inglese Kelly Stafford, che è amante dei gatti ed è la vincitrice di un Avn come protagonista proprio di un film con Rocco Siffredi e girato a Roma vent'anni fa. La Star britannica ed ex attrice hard, vanta tutt'oggi un'invidiabile forma fisica e ha girato alcune scene "no sex" sul bagnasciuga del litorale romano. Infatti non ha "performato" all'interno del kolossal, ma ha ricoperto un ruolo davvero indispensabile: Kelly è stata al centro dell'azione, per gestire e dirigere il traffico di maschi nudi. Non senza difficoltà, a causa della madornale incompetenza linguistica dei giovani italiani: "No parlo inglìsch". La protagonista principale del lungometraggio è invece Rebel Rhyder: statunitense, classe 1994, che in appena 5 anni di attività sui set internazionali a luci rosse, annovera addirittura 581 scene accreditate. Ovvero più di una ogni 3 giorni, senza interruzione, dal 2019 a oggi. Rebel ha letteralmente inghiottito e fagocitato la marea umana partecipante, ma non è certo stata l'unica a interagire con due centinaia di uomini sui 5 letti disposti al centro dell'arena. La hanno infatti aiutata nella corale opera sessuale, anche le giovani debuttanti, italiane ma residenti in Svizzera, Ada Paradiso e Deianira Festa. Nonché la bionda attrice hard francese Georgia Konevala e l'ex cittadina sovietica, anche lei debuttante, Svieta. Insieme al solerte marito "cuckold Svieto", ha intrapreso un viaggio di 35 ore di volo dalla putiniana Russia, con scali in ben cinque Paesi diversi, per giungere all'Olimpo Club di Ladispoli, in provincia di Roma, in tempo per partecipare alle riprese della colossale opera cinematografica per adulti.
Sadomaso in provincia di Ibiza
A completare la squadra dei "pro", c'erano: Master Giacon con la sua slave, che è switch e argentina, l'affascinante e stilosa: Caro Ortiz. Il Master è residente ad Ibiza nelle Baleari ed è un esperto di dominazione sessuale e inerenti attività per adulti. Però le sue sono condite da parecchia oggettistica, anche alla spina elettrica, nonché da un coaching in salsa salutista: yoga e bdsm, un abbinamento funzionale. Abbronzato, scolpito e marmoreo come un Alessandro Magno, ha un conquistante accento veneto e il suo nome d'arte è noto alle cronache per la recente indagine a Bologna su influencer e onlyfanners che non pagavano le tasse: Master Giacon ha confermato a MOW che è in attuale trattativa col fisco per saldare le frustate non dichiarate sul territorio italiano. Insieme alla caliente collega argentina Caro Ortiz, ha dato il via alle riprese con una performance a due, che si è evoluta in un triangolo ed è l'incipit all'enorme scena di massa del nuovo lungometraggio a luci rosse girato da Rocco Siffredi.
Testimonianza oculare
Non solo le attrici si sono tuffate nell'orgia di organi sessuali maschili: era presente anche il team di collaboratori e aiutanti del regista italiano. In primis una squadriglia di consulenti storici di Rocco Siffredi fin dagli anni Novanta, che provengono dal mondo della TV e dal Cinema di Roma e che si occupano di: fotografia, luci, sonoro. Insieme al gruppo di cameraman direttamente dall'Ungheria, compresi i figli di Rocco: Lorenzo Tano, che era insieme alla fidanzata Lucrezia Lando, nonché l'atletico Leonardo Tano che, con indosso un tecnologico zaino per la pesante steady cam hd, camminava nell'orgia indossando il collo della propria T-shirt sul naso, a mo' di mascherina: anti puzza come anti Covid. La famiglia de "I Siffredi's" era al gran completo: era presente durante la lavorazione del film anche Rosa, moglie di Rocco, con l'amica Valentina al seguito, che MOW ha più volte infastidito.
Primo spoiler in esclusiva
Anche la fotografa Francesca Ricciardi, con indefesso senso del proprio dovere professionale, si è quasi annegata nella marea di peni maschili e uomini sudaticci. Ma solo per portare a casa il reportage fotografico che i lettori possono consultare in esclusiva su MOW. In realtà anche per un'altra notizia, che qui è spoilerata in anteprima planetaria: la fotografa Francesca Ricciardi, già autrice della mostra Il fuoco sull'Acqua (fino all'11 maggio persso la galleria ArtRoom a Genova), sta progettando un'esposizione fotografica con ritratti dei professionisti del Cinema a luci rosse (2019-2024) e che comprende anche, come si legge nel documento di progetto The last actions of the real Supersex, ovvero il backstage delle ultime scene, nel ruolo di attore a luci rosse, interpretate dal leggendario Rocco Siffredi. Che a MOW ha dichiarato: "Bisognerà dire a quelli che ospitano la mostra che alla presentazione ci vengo io a presentarla: di persona. Ci tengo, in carne e ossa. Tiriamo fuori la carne, non le ossa, ah ah ah". Spoiler in esclusiva, il galattico titolo dal progetto dell'esposizione fotografica: Porn Pop.
Secondo spoiler in esclusiva
Non solo Cinema: Rocco Siffredi ha anche un'altra novità in arrivo, anch'essa che esula dalla cinematografia per adulti e non sono nemmeno fotografie. A breve dovrebbe arrivare dal vivo e sui palchi dei teatri italiani. Già prima della pandemia era previsto uno spettacolo itinerante, con protagonista il divo, di cui già erano disponibili locandine e date nella Penisola. Poi si è chiuso tutto, pure i teatri. Ma oggi l'ex attore, regista e produttore hard, seppur non si sbilancia troppo, a MOW conferma che nei prossimi mesi del 2024, dovrebbe dipanare la questione: "Certo, che a voi lo faccio sapere: per primi. Appena ci siamo, tra poco credo, posso dire di cosa si tratta". Cosa MOW si è portato a casa? Nell'ambaradan di ricordi da inserire nel reportage, eccone alcuni in ordine sparso. Un ragazzo ligure di diciannove anni è riuscito ad avere quattro orgasmi consecutivi, in circa una decina di ore, tra: sesso, attese e riprese. A lui Stakanov gli fa una pippa, letteralmente. Seduti e imbarazzati: a causa del promiscuo contatto fisico con altri adulti nudi, oppure perché il proprio membro non vuole partecipare o per altre motivazioni, sono numerosi i ragazzi rimasti a contemplare nelle retrovie o seduti sui divanetti fuori dal set. Alcuni hanno anche indossato la maglietta sul viso, a mo' di black block e con gli occhiali da sole al fine di tutelare la propria misteriosa identità: portarsi una maschera, no eh? C'era anche un lavoratore di un'università pubblica italiana, anch'egli con l'ossessione per l'anonimato, che ha genialmente scritto un'entusiastico poema sui social network, così che nessuno sappia che trombava nudo di fronte alle telecamere. Un altro ragazzo italiano aveva un tatuaggio un po' gretino: un asiatico bambulé, circondato dal tedesco logo del riciclo, forse a simboleggiare una rinascita personale o un'innovativo tatoo-marketing di un'azienda dell'economia circolare: il Karma è anche nel pattume di Parma? Questo e molto altro ancora, è la spremuta dell'esperienza sul set del nuovo film di Rocco Siffredi, di cui è disponibile una galleria di immagini, scattate dalla fotografa Francesca Ricciardi, in esclusiva solo su MOW.